Incontro con il Capo di Stato Maggiore Marina Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone

Il giorno 6 agosto le parti sociali hanno incontrato il nuovo Capo di SMM Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, che ha relazionato le OO.SS. sulle criticità rilevate conseguenti al particolare contesto per il quale il Ministero Difesa è si una Pubblica Amministrazione ma diversa e con peculiarità uniche. ma diversa e con peculiarità uniche.

Confintesa FP, ha totalmente condiviso in merito alla diversità e alla peculiarità del Dicastero, affermando che tale tema è il punto nodale di tutte le problematiche del personale civile.

E’ ormai del tutto evidente che le attività, le professionalità e le mission della Difesa, caratterizzate da esigenze operative, industriali ed amministrative di supporto alla Forza Armata, nulla hanno a che vedere con un CCNL deputato a normare e regolare Amministrazioni chiamate a svolgere esclusivamente attività amministrativa.

Come si può ancora sostenere che un’attività industriale, come quella arsenalizia e non solo, che deve competere a livello di mercato in una ottica di concorrenza dei costi e qualità della manutenzione e produzione, possa essere normata e regolata da un CCNL che nulla ha a che vedere con le logiche del mercato?

Nonostante tale contesto sia lapalissiano, assistiamo alla difesa spasmodica del CCNL da parte delle altre OO.SS., che individuano nella Legge 244 e nelle limitate assunzioni tutti i mali del ministero.

Certamente la legge 244 non è condivisibile ed ha creato e continua a creare problemi, ma un eventuale superamento o modifica della stessa non risolverebbe il gap economico, il problema dei lavoratori di 1^ Area, una ingessata mobilità effetto di un protocollo mai sottoscritto da Confintesa FP, il costante mal gestito transito degli ex militari nei ruoli civili, costretti a trasferimenti e cambi di profili, non risolve il problema delle progressioni tra le Aree e non ultimo come importanza, il problema della formazione, in quanto la SNA, al di la di parole e promesse, non prevede moduli formativi per profili professionali peculiari e specifici, unici nel Comparto delle Funzioni Centrali.

Ritorniamo allora alla peculiarità che è sinonimo di specificità: invocarla, aggrapparsi e nascondersi dietro la peculiarità/specificità non serve.

Non serve se non si chiede che la peculiarità/specificità venga sancita e definita normativamente.

Qual è lo scopo di alzare barricate quando il Vertice politico dichiara la disponibilità ad approfondire percorsi alternativi tesi a trovare le soluzioni richieste e le OO.SS, per tutta risposta, dichiarano la totale contrarietà alla semplice discussione? Se poi pensiamo che per alcune sigle sindacali è di primaria importanza chiedere tavoli separati per discutere gli stessi argomenti, allora dobbiamo prendere atto che si sta mandando in onda un gioco al massacro, sopra la testa dei lavoratori, dove i lavoratori, diventano strumento di logiche lontane dai loro bisogni.

Il CCNL, è l’antitesi del tanto invocato riconoscimento della peculiarità/specificità.

Tra proclami e accordi storici, Confintesa FP è ancora più convinta che l’unica alternativa per il personale civile della difesa, sia il riconoscimento normativo della specificità.

Il Coordinatore Difesa
Giancarlo Lustrissimi

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