Audizione Commissione Difesa del Senato legge delega – revisione dello strumento militare nazionale

Mercoledì 16 maggio si è svolta l’audizione al Senato della Repubblica presso la 4^ Commissione permanente Difesa al fine di approfondire le tematiche inerenti la revisione dello strumento militare (disegno di legge del Ministro Di Paola).

La nostra delegazione, in sede di audizione ha esposto osservazioni e proposte già evidenziate in sede di riunione al Ministro Di Paola.

 

Alla Commissione Difesa abbiamo chiesto:

  • · La contrazione della riduzione prevista per il 2024 di 10.000 unità organiche di personale civile a un numero più adeguato

e meno penalizzante per la componente civile anche in vista di una futura ripresa della politica occupazionale che speriamo si possa verificare nei prossimi anni;

Quindi non congelare completamente il turn over anche se nella relazione che accompagna il disegno di legge delega è prevista la possibilità di assumere nel corso dei 12 anni unità di personale non superiore a poco più di 2000 lavoratori.

Tenendo conto inoltre che la diminuzione naturale attraverso lo strumento del pensionamento (con le regole attuali) ci porterebbe ad avere nel 2024 una consistenza inferiore alle ventimila unità;

 

  • · Di contenere il transito del personale militare nei ruoli civili della Difesa

anche perché diversamente sarebbe difficile raggiungere il previsto obiettivo di 20.000 unità nel 2024;

Abbiamo osservato che comunque la tabella di equiparazione funzionale relativa al suddetto transito (da utilizzare anche per i militari non idonei al servizio attivo) dovrebbe essere oggetto di discussione alla Funzione Pubblica e non solo nel nostro Dicastero cosi come invece sta accadendo. Fra l’altro il transito avverrebbe per effetto della legge di stabilità del 2012 che prevede la mobilità a domanda del personale militare non dirigente presso altre amministrazioni pubbliche.

Ma la stessa legge prevede che il personale militare che transita deve essere inquadrato nell’area funzionale del personale “individuata dall’amministrazione di destinazione sulla base di apposite tabelle di equiparazione…”(art. 4 comma 95 legge di stabilità 2012);

Abbiamo quindi espresso la nostra preoccupazione e perplessità sul fatto che l’unico ministero che ha intrapreso uno studio sulla tabella di equiparazione sia il nostro e che avvertiamo il pericolo che il nostro Dicastero possa essere l’unico bacino di ricezione del personale militare che a domanda vuole transitare nei ruoli civili della pubblica amministrazione con conseguenze evidentemente negative per il personale civile presente.

· Di prevedere nel disegno di legge accordi interministeriali e intercompartimentali finalizzati alla attuazione della mobilità volontaria dei dipendenti civili della difesa verso altre amministrazioni

con conseguente ricognizione delle vacanze organiche esistente nei vari enti/dicasteri a cui dovranno seguire le previste pubblicazioni di bandi di mobiltà a cui potranno aderire i lavoratori che avranno i requisiti richiesti.

La Commissione difesa del Senato ha preso atto di quanto da noi richiesto.

Inoltre ci siamo riservati di consegnare alla Commissione un documento che andrà ad analizzare in modo più ampio le varie criticità presenti, a nostro giudizio, nel provvedimento.

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