ERA GIA’ TUTTO PREVISTO! – L’ONDA LUNGA DELLO TZUNAMI 2016
Il vergognoso accordo al ribasso preteso dalle OO.SS. maggioritarie sugli sviluppi economici 2016 continua a produrre i suoi disastrosi effetti.
Non ci voleva la NASA per prevedere che la politica di questo Governo, in perfetta soluzione di continuità con tutti i governi precedenti, avesse nel mirino i dipendenti pubblici e le loro progressioni economiche. Già l’anno scorso nella sua riforma della Pubblica Amministrazione, la ministra Madia parlava di tetti e limitazioni, auspicando un limite del 20% agli sviluppi economici.
Precisa come un orologio svizzero arriva quindi la mannaia della Funzione Pubblica sugli accordi FUA 2017.
Tetto al 50%!
Avevamo già avuto notizia del rilievo mosso dalla FP all’Accordo FUA del Ministero delle Finanze e quindi sapevamo che sarebbe arrivato anche a noi della Difesa. Il fatto che nel rilievo mosso al MEF fosse scritto che in quel Ministero l’anno scorso si è fatto il 66% di sviluppi mentre nella Difesa se n’è fatto solo il 25% non ci faceva comunque sperare che la FP ci graziasse. Era scritto che sarebbe arrivato anche a noi. Neanche appellandoci all’assurdità di chi ha preteso di abbassare i nostri numeri da 17.000 a 7.002 avremmo potuto salvarci ed infatti il 2 ottobre u.s. l’Amministrazione ci ha comunicato di aver ricevuto la nota della Funzione Pubblica con la quale è stata resa certificazione positiva all’accordo 2017 a condizione che lo stesso, analogamente a quanto avvenuto per gli altri Dicasteri, non coinvolga relativamente agli sviluppi economici, più del 50% della platea dei potenziali beneficiari, escludendo quindi i vincitori dell’anno scorso.
L’Amministrazione ci ha quindi comunicato che per adeguarsi alle osservazioni del Dipartimento ed ottenerne la certificazione, il nuovo contingente passerà dai 12.000 inizialmente previsti a 9.940 e ci ha invitato per la mera sottoscrizione del nuovo testo nei giorni 5 e 6 ottobre p.v.
Che dire?
Comprendiamo le esigenze legate ai tempi strettissimi in cui concludere l’accordo ma certo ci avrebbe fatto piacere che l’Amministrazione ci convocasse non soltanto per la semplice ratifica di quanto la FP impone ma per un tavolo di confronto e discussione dove magari i responsabili del disastro sottoscritto l’anno scorso fossero chiamati a rispondere del loro operato.
Siamo ancora in attesa infatti di conoscere le motivazioni per cui nel 2016 i 17000 sviluppi da noi proposti e messi sul tavolo dall’Amministrazione sono stati rigettati come “irricevibili e scandalosi” dalle maggiori altre OO.SS. le quali, alle richieste di spiegazioni avanzate da più parti ed in più contesti, hanno scelto di barricarsi dietro una “rispettosa indifferenza”. I fondi c’erano, la percentuale da noi proposta era perfettamente in linea con le percentuali poi certificate per quell’anno da MEF e FP, la possibilità di tetti e limiti era già ampiamente documentata:
CHE COSA HA IMPEDITO DI ACCETTARE LA NOSTRA PROPOSTA DI UNIFICARE AL 1.1.2016 GLI SVILUPPI POSSIBILI RIMANDANDONE 12.000 AL 2017?
CHI PAGHERA’ PER QUESTO? QUALCUNO PAGHERA’?
E che a nessuno venga in mente di speculare su quanto accaduto facendo finta di cascare dal pero!
Era già tutto previsto ed appellarsi a presunte mancanze di altri per tentare di mandare tutto a monte o per tentare di nascondere le proprie responsabilità, non sarà consentito! Noi non dimentichiamo che l’accordo del 2017 è figlio diretto del disastroso accordo 2016, che invano come INTESA abbiamo denunciato e non sottoscritto ed anzi continuiamo a chiederci com’è possibile per altri dimenticare così in fretta. Chissà che questo ulteriore schiaffo alle aspettative di altri 2060 dipendenti non rinfreschi la memoria a chi, dopo non aver sottoscritto come noi la vergognosa contrattazione al ribasso del 2016, dopo pochi mesi ha dimenticato lo sdegno per andare a braccetto con chi quella contrattazione l’ha pretesa.
Vi faremo sapere
#nessundorma
Coordinamento Nazionale Difesa
Alessandro Coen
FLASH 2017.10.04 n.23 ERA GIA’ TUTTO PREVISTO – L’ONDA LUNGA DELLO TZUNAMI 2016.pdf