IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’ ESERCITO INCONTRA LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI NAZIONALI
Il giorno 10 maggio il Capo di SME Gen. Claudio Graziano ha incontrato presso la Sala Diaz di Palazzo Esercito le organizzazioni sindacali nazionali del Ministero della Difesa.
Nell’intervento iniziale il capo di SME ha rammentato la difficile situazione che sta attraversando il nostro Paese ed ha illustrato i provvedimenti normativi di interesse del nostro Dicastero soffermandosi sulla revisione dello strumento militare e la spending review che prevedono oltre ad una rimodulazione dell’assetto organizzativo di Forza Armata, anche tagli di personale sia civile che militare nel medio lungo termine.
Il Gen. Graziano ha inoltre sottolineato la necessità di confronto sui suddetti provvedimenti di riorganizzazione anche attraverso una continua e costante informazione alle organizzazioni sindacali di settore.
Nell’apprezzare l’apertura al dialogo e la volontà di collaborare in modo ancora più significativo con le parti sociali da parte del Capo di SME, la nostra delegazione ha, come nei precedenti incontri con le altre figure di vertice, osservato quanto segue:
- Condividendo le valutazione e riflessioni espresse, in linea generale, sul momento di difficoltà che il nostro Paese sta attraversando, abbiamo rilevato che il personale del nostro Dicastero sta vivendo una sorta di “confusione” normativa dovuta alla sovrapposizione di più provvedimenti di interesse (spending review e revisione dello strumento militare). Tale percezione non fa altro che alimentare timori, ansie e soprattutto incertezza per il futuro;
- Per quanto riguarda le previste riduzioni di personale riteniamo opportuno che si attendesse la completa evoluzione e attuazione della spending e che si abbia da parte del nuovo governo una posizione ufficiale anche su una eventuale rivisitazione in senso positivo della riforma Fornero in materia di pensioni. In questa ottica la P.A. potrebbe essere riorganizzata ed efficientata attraverso una “naturale” fase di svecchiamento senza avere un conseguente impatto negativo sui lavoratori.
- L’utilizzo della strumento della proroga annuale previsto nella legge 244 art. 5 comma 2 (legge Di Paola) consentirebbe di ridurre le dotazioni organiche complessive del personale civile e militare facendo slittare il termine temporale ultimo fissato per il 2024. Ciò permetterebbe il monitoraggio della situazione del nostro Paese e la emanazione dei decreti delegati relativi ai tagli di personale solo qualora le condizioni di riacquisita stabilità lo consentissero;
- Per quanto riguarda le riduzioni di personale militare abbiamo ribadito anche questa volta la necessità, a nostro parere, di adottare prioritariamente e possibilmente in via esclusiva misure quali l’estensione della ARQ a tutto il personale non dirigente compreso quello appartenente ai ruoli dei marescialli. Ma tale misura, anch’essa prevista nella legge 244, crediamo possa essere una valida alternativa al transito di personale militare nei ruoli del personale civile della P.A. e quindi nel nostro Dicastero se rimodulata in modo meno penalizzante per il personale avente diritto tenendo conto del blocco della retribuzione al 2010 e dell’ormai attuale regime contributivo.
Al termine dell’incontro il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha preso atto di quanto da noi esposto riservandosi di approfondire alcuni aspetti delle nostre osservazioni.