Incontro del 17 settembre con il Sottosegretario Senatrice Pinotti – MOBILITA DEL PERSONALE E PENSIONAMENTO PER SOPRANNUMERO
L’incontro con la senatrice Pinotti, riguardante le suddette problematiche e lo stato di avanzamento dei decreti delegati per il riordino dello strumento militare, hanno di fatto riaperto la stagione politica nel Ministero Difesa.
In tale sede abbiamo chiesto l’apertura di tavoli politici per discutere della mobilità, interna, esterna e delle modalità di pensionamento del personale in soprannumero.
Per quanto riguarda la mobilità del personale civile abbiamo ribadito, come già rappresentato nelle osservazioni scritte e consegnate all’amm.ne nel mese di luglio, la necessità di rivedere il N.O.P. prima dell’avvio delle procedure di mobilità.
La nostra proposta riguarda il personale con profilo di Addetto della 2^ Area che, a nostro avviso, deve essere inquadrato nel profilo di Assistente.
Questa modifica consentirebbe ai lavoratori interessati dalla mobilita, sia interna che verso altre Amministrazioni, di avere maggiori possibilità di trovare utile impiego diversamente da quanto potrebbe accadere con il profilo di Addetto.
Tale nuovo inquadramento di profilo, non comporta maggiore spesa in quanto è a costo zero, ma rappresenta, e ne è nostra convinzione, un grande vantaggio per i lavoratori appartenenti al profilo di Addetto
In riferimento alla circolare di Persociv, riguardante il personale in soprannumero avente i requisiti pensionistici pre Fornero, abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo politico teso a discutere i criteri di individuazione di detto personale, sostenendo la priorità delle esigenze del lavoratore piuttosto che quelle dell’Amministrazione.
Tale richiesta è motivata dal fatto che poter usufruire della pre Fornero costituisce dinamiche economiche per il calcolo della pensione che sono certamente più favorevoli delle modalità di uscita previste dalla legge Fornero. Impedire ad un lavoratore di poter usufruire, attraverso una prima fase di esodo volontario, delle modalità di pensionamento con le regole pre Fornero, perché necessario nel suo posto di lavoro, produrrebbe un danno economico non recuperabile e permanente per il lavoratore stesso. L’Amministrazione, in quanto tale, anche se accusasse delle difficoltà a causa di eventuali fuoriuscite di personale concentrate in alcune aree specifiche sia territoriali che di ente sarebbe, a nostro parere, in grado di superarle avendo gli strumenti idonei da adottare per tali situazioni.
Per quanto riguarda i decreti sul riordino dello strumento militare, abbiamo chiesto l’apertura del tavolo politico per discutere il Regolamento, che dovrà definire ambiti, compiti e funzioni del personale civile.
LA NOSTRA DETERMINAZIONE, AFFINCHÈ LA TANTO DECANTATA CIVILIZZAZIONE NON RESTI LETTERA MORTA, SARÀ TOTALE.
E’ NOSTRA CONVINZIONE CHE IL RUOLO DEL PERSONALE CIVILE DELLA DIFESA PER LA SUA SPECIFICITÀ E PROFESSIONALITÀ NON PUÒ E NON DEVE RIMANERE AI MARGINI DI QUESTA AMMINISTRAZIONE.
Buongiorno, perchè, per i prepensionamenti non si è arrivati al 2015?. Ho visto che ci si è fermati al 30/12/2014, per le quote e 30/09/2014 per l’anzianità. Dare la possibilità ad altro personale di andare in pensione(esodo volontario) con le norme pre Fornero,(eventualmente rivedendo, anche, il numero degli esuberi), non costringerebbe l’amministrazione ad eventuali prepensionamenti unilaterali (mancanza di richiesta di esodo volontario), che potrebbero, come giustamente evidenziato da codesta organizzazione sindacale nell’incontro del 17 settembre con il Sottosegretario Pinotti, avere ripercussioni economiche negative per il personale interessato.
non ci siamo dimenticati degli ausiliari prima però bisogna creare la carenza negli adetti inquadrando i presenti in assistenti per poi far transitare tutti in seconda area, il tutto sarebbe a costo zero visto che la normative lo permetterebbe
avete dimenticato ,forse, che esistono gli “Ausilari” che sono rimasti confinati nella 1^ Area senza possibilità di progressione?????????
Buongiorno volevo evidenziare che bisognerebbe porre l’attenzione non solo sul personale addetto della 2^ area che avrebbe i requisiti per passare assistente, ma anche sul personale di 2^ area laureato che non ha potuto transitare nella 3^ area perchè il blocco del turn over ha impedito che fossero svolti i concorsi necessari per il passaggio ( i concorsi devono per legge essere aperti anche al personale esterno all’amministrazione, ma non è possibile consentire nuove assunzioni). Come me tanti colleghi hanno sperato in una riqualificazione del personale per lo svolgimento di funzioni spesso eseguite ma mai riconosciute.