Grandi manovre all’Accademia della Marina Militare di Livorno

In questi giorni all’Accademia di Livorno stiamo assistendo con preoccupazione a ciò che preannunciavamo da tempo e che potrebbe prefigurarsi come un grave problema.

In una riunione locale dell’Ente il Comandante ha comunicato vari spostamenti nelle more di una legge (l’anticorruzione) di cui SMD, Segredifesa e Persociv devono ancora definire i dettagli applicativi.

Una pseudo-riorganizzazione che alcuni hanno scelto e ad altri SUBÌTO!

Nelle intenzioni del Comandante assistiamo infatti alla previsione di un Funzionario, Capo Ufficio Personale Civile, di storica professionalità, demansionato e spostato immotivatamente e ingiustificatamente in un ruolo svuotato di contenuti e lavoratori con profili tecnici impiegati negli uffici economici. Tutto questo contro norme, regole e buonsenso.

La circostanza più incredibile, perdipiù sfacciatamente documentata anche nel verbale della riunione, è che lo spostamento del funzionario, capo ufficio personale civile risulta a favore di un ex militare la cui pratica di transito nei ruoli civili è ancora da definire e di cui quindi ancora non è, o almeno non dovrebbe essere, certa la destinazione nell’Accademia!

Siamo sicuri che tutto questo sia regolare? Almeno il beneficio del dubbio concedetecelo visto che nell’Ente ci risultano funzionari civili in attesa di sezione, tra cui uno in maternità e quindi dimenticato, con buona pace della parità di genere!

E poi non si era detto che il militare transitato nei ruoli civili entrava in sovrannumero e non andava ad occupare ruoli civili già ricoperti?

Tutto questo in barba al protocollo delle funzioni del personale civile appena entrato in vigore, applausi.

Sorvoliamo volutamente sul plauso di appartenenti ad alcune organizzazioni sindacali presenti alla riunione che hanno lodato il Comandante come un “buon padre di famiglia”, sottovalutando forse nell’enfasi della soddisfazione dello spostamento ad personam, il problema che invece fa da apripista in tutta la difesa: tolgo un civile e ci metto un militare.

Più che un buon padre di famiglia o datore di lavoro a noi sembra piuttosto un “qui comando io e faccio a modo mio”

Chiediamo quindi il RITIRO IMMEDIATO degli ordini di servizio riguardanti i lavoratori non consenzienti ed auspichiamo che ciò non accada più. Siamo infatti tutti dipendenti dello Stato, compreso il Comandante dell’Accademia che forse ha frainteso il suo ruolo con quello di un datore di lavoro privato in un’azienda privata. Questo è il Ministero della Difesa, non è Amazon.

Il Coordinamento Confintesa Difesa
Alessandro Coen

FLASH 2018.02.27 n.5 Grandi manovre all’Accademia della Marina Militare di Livorno.pdf

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