CONCLUSA FINALMENTE LA TELENOVELA DEI “10.000.000”
Oggi, 13 settembre 2018, sottoscrizione definitiva dell’accordo sulla distribuzione delle somme aggiuntive 2017 (quelle note ormai a tutti come “i 10.000.000”) di cui l’Amministrazione ci diede notizia fin dal lontano novembre 2017.
Ora potrà partire la circolare di Persociv con la quale autorizzare gli Enti ad inserire i dati relativi al 2017 (sia per queste somme che ammontano a 286,20 euro, sia per i 215,82 euro relativi al FUS) quindi si potrà procedere al pagamento.
C’è ancora da aspettare, quindi, per i complessivi 502,02 euro di quota media pro capite 2017 che, almeno per quelle relative ai “10.00.000” potevano essere già nelle tasche dei lavoratori se OO.SS. ed Amministrazione avessero fatto quello che avrebbero dovuto fare fin dal 6 febbraio 2018: interessi dei dipendenti e assunzione di responsabilità.
Senza alcuna sorpresa siamo venuti a conoscenza del rilievo della Funzione Pubblica che ha rinviato al mittente l’ipotesi di accordo sottoscritta l’11 luglio scorso, invitando l’Amministrazione a conformarsi all’art. 77 dell’ormai pienamente vigente nuovo CCNL 2016/2018. Non ci voleva un mago per prevederlo.
Avevamo invano avvisato Amministrazione e “colleghi sindacalisti” dei rischi a cui andavamo incontro, perdurando nel clamoroso ritardo che ha procrastinato la sottoscrizione dell’ ipotesi, pronta e presentata al tavolo il 6 febbraio 2018, ad un inconcepibile 11 luglio! Purtroppo la volontà di CGIL, CISL, UIL ed UNSA di non volere esprimere la propria contrarietà al fondo prima area prima delle elezioni RSU e la passività dell’Amministrazione nell’accordarglielo, ha fatto sì che si rimanesse sordi ai nostri avvertimenti
Siamo sicuramente contenti e ci preme rassicurare i colleghi che nella sostanza il rilievo della FP non abbia toccato le tasche dei lavoratori. Gli importi pro capite sono infatti rimasti invariati al centesimo ma questo non può certo cambiare il giudizio già espresso più volte sull’arroganza da una parte e l’accondiscendenza dall’altra che negli ultimi tre anni hanno messo più volte a rischio, purtroppo a volte con conseguenze tragiche, i diritti ed i soldi dei lavoratori. Sul possibile rilievo della FP, anche questa volta li avevamo avvisati più volte (andate a rileggere, se volete, i nostri comunicati del 22 gennaio, 7 febbraio, 14 febbraio, 16 marzo, 7 maggio, 22 maggio, 14 giugno, 21 giugno fino a quello del’ 11 luglio sull’avvenuta sottoscrizione)
non ci piace aver ragione un’altra volta!
Non ci è piaciuto aver ragione quando i fatti hanno dimostrato che si potevano fare 19000 sviluppi nel 2016;
Non ci è piaciuto aver ragione quando la FP ha imposto il tetto del 50% nel 2017, tagliando altri 2060 sviluppi;
Non ci è piaciuto aver ragione quando il protocollo sulla mobilità si è dimostrato un protocollo sull’immobilita;
Non ci è piaciuto aver ragione quando avvertivamo che ci stavano levando il diritto alla salute con l’ art. 35;
Non ci piace aver ragione ogni volta che, con l’evidente intenzione di colpire Confintesa ed i suoi iscritti, si adottano scelte che poi ricadono su tutti i dipendenti (come nel caso dell’incompatibilità dei funzionari, della riduzione del diritto al compensativo o della rinuncia alla pausa mensa);
ma soprattutto non ci è piaciuto aver ragione quando il famoso “fondo modello sanità” fisso, strutturale e pensionabile, indicato da altre OO.SS. come soluzione fattibile al gap economico dei dipendenti civili della difesa, è naufragato e si è trasformato in un aumento del FUA (ora FRD) per tre anni!
Rimaniamo ora in attesa che siano certificate le altre due ipotesi di accordo sottoscritte il 31 luglio ed il 3 agosto e cioè quella sugli sviluppi economici e quella sulla distribuzione del FRD 2018, con la speranza di non dover dire ancora: avevamo ragione!
Vi terremo aggiornati
#nessundorma
Il Coordinamento Difesa
Alessandro Coen
FLASH 2018.09.13 n.23 CONCLUSA FINALMENTE LA TELENOVELA DEI 10.000.000.pdf