Rata ad Personam
RATA AD “PERSONAM”
Ci eravamo lasciati in quel 24 Luglio quando, con nostra lettera al Centro Unico Stipendiale Esercito e al Centro Unico Stipendiale Interforze, avevamo chiesto la sospensione delle trattenute che, senza alcun preavviso il personale militare transitato degli Enti Periferici si era ritrovato sui cedolini del mese di Luglio, frutto del mancato riassorbimento dell’assegno ad “PERSONAM” a seguito del rinnovo contrattuale per effetto del CCNL 2016/18.
Nel mese di Febbraio 2018 infatti, tale personale ha ricevuto, pur non avendone diritto, gli arretrati percepiti da tutto il personale civile e dal mese di marzo ha ricevuto l’aumento della voce stipendio senza che l’assegno ad personam venisse riassorbito di pari importo come previsto dall’ articolo 7 del D.M. 18 Aprile 2002.
NOI per primi e probabilmente unici, rilevata tale anomalia, con lettera del 19 Marzo l’avevamo segnalato al CUSE per far si che si rimediasse in tempi brevi al riassorbimento dell’assegno e si procedesse al recupero di quanto non spettante. Un intervento rapido avrebbe evitato i disagi che nel mese di Luglio sono stati arrecati al personale che si è visto trattenere importi corrispondenti al quinto stipendiale in alcuni casi anche in presenza di Cessione e Delega, superando il limite massimo consentito del 50% dello stipendio e contravvenendo in termini di modalità a quanto previsto dalle norme sul procedimento amministrativo.
Nonostante non fosse arrivata alcuna risposta dal CUSE alla nostra lettera del 24 Luglio abbiamo suggerito ai nostri rappresentanti sul territorio di rivolgersi, come si faceva una volta, ai propri uffici amministrativi affinché si interfacciassero con il Cuse, per chiedere la riduzione degli importi delle rate e una conseguente diluizione dei pagamenti. Un’ iniziativa che ha portato, in tanti casi, la riduzione dell’importo delle rate già nel mese di Agosto.
Saremmo stati ben lieti di sapere che anche le altre OO.SS. si fossero attivate in tal senso, ma purtroppo, a parte qualche riga sui loro comunicati, non abbiamo avuto alcun riscontro in merito, e abbiamo assistito a distanza e attraverso i social alla impotenza dei colleghi dinanzi al prosieguo delle trattenute con gli stessi importi e che si sono protratte in alcuni casi per diversi mesi. Noi della Provincia di Palermo siamo riusciti a ottenere col metodo suggerito la riduzione delle rate per tutto il personale interessato che ne avesse fatto richiesta.
A completamento della nostra opera e a conferma del fatto che tutto questo si poteva evitare, alIa Serimant di Palermo nel mese di febbraio tutto il personale militare transitato, 43 unità, ha ricevuto comunicazione ai sensi della 241/90 di avvio del procedimento amministrativo, con relativo prospetto dimostrativo del debito e con accettazione della richiesta di rateizzazione del pagamento che NOI avevamo fatto presentare a tutto il personale militare transitato. Ancora una volta alle parole sono seguiti i fatti, a differenza di chi invece si è limitato alle chiacchiere dei comunicati.
Siamo consapevoli che il CUSE in questo periodo a causa dell’accentramento di tutto il trattamento economico sta riscontrando difficoltà nell’adempiere al proprio compito istituzionale, ma questo non è un alibi per violare le norme e soprattutto per far venire meno il buon senso. Ogni singolo lavoratore ha diritto al rispetto della dignità per il lavoro svolto che si traduce nel corrispettivo mensile ricevuto, che non può essere aggredito senza tenere conto minimamente delle esigenze familiari e personali di sopravvivenza e soprattutto senza alcun preavviso.
NOI ci siamo e continueremo a vigilare.
“Noi con Voi, Voi con Noi!”
Il Referente “Militari Transitati – Palermo”
Simone Gradino