Regolamento sullo smart working post emergenziale e Protocollo di sicurezza per le elezioni RSU: Confintesa FP c’è

Oggi pomeriggio incontro a Persociv per discutere della sicurezza delle elezioni RSU e del Regolamento necessario per proseguire l’esperienza del lavoro agile dopo la cessazione dello stato di emergenza il 31.3.2022.

Sulle elezioni RSU abbiamo ribadito quanto sia assolutamente obbligatorio assicurare a tutti i lavoratori il diritto di voto, adottando tutte le misure di sicurezza per la commissione, i membri del seggio ed i votanti ma anche tutte le soluzioni affinché nessuno sia escluso. A questo proposito, considerando che l’organizzazione dei seggi è esclusiva competenza delle singole commissioni elettorali, sarebbe auspicabile la costituzione di seggi aggiuntivi, magari con orario ridotto, aperti a chiunque voglia accedervi senza esibizione del certificato verde, base o rafforzato che sia.

Si è aperta poi la discussione sul Regolamento per lo smart working post emergenziale sulla base della bozza inviataci nei giorni scorsi. Ovviamente la nostra prima contestazione è stata quella sulla previsione da parte dell’Amministrazione di un’attività agile prevista per 4 giorni al mese, meno di un giorno a settimana!

Ci siamo chiesti ed abbiamo chiesto alla Delegazione trattante quale sarebbe la razio di una tale organizzazione che ci porterebbe indietro non di due ma di cinque anni, a prima della Legge 81/2017 e che evidenzia una visione dello smart working assolutamente indecorosa che confonde una modalità lavorativa con la concessione di un riposo settimanale, che mal si sposa con la natura vera del lavoro agile e che offende tutti quei lavoratori che in questi due anni hanno dimostrato il loro impegno e le loro capacità.

Confintesa FP è stata la prima a capire e pretendere che, in pieno lock down, lo smart working fosse utilizzato anche come strumento di contenimento del contagio ma ha sempre detto che, passata la fase emergenziale, il lavoro agile doveva tornare ad essere una modalità lavorativa che nulla ha a che fare con “concessioni” e favoritismi. Questi due tragici anni ci hanno dato comunque l’opportunità di dimostrare che anche alla Difesa si può guardare al futuro così come fanno da anni nel privato e nelle altre Pubbliche Amministrazioni. Sappiamo bene che lo smart working non piace ai militari, non piace a chi pensa di perdere il “controllo”, non piace a chi non lo fa ma siamo stanchi di essere considerati “diversi” da tutti gli altri pubblici dipendenti solo quando si tratta di negarci diritti, carriera, soldi ed opportunità! Nessuno chiede di stare a casa senza lavorare. Non siamo noi quelli e lo abbiamo dimostrato. Chiediamo regole serie, chiare ed uguali per tutti e pari opportunità con gli altri lavoratori pubblici e se qualcuno pensa che la nostra “specificità” la può tirare fuori ad orologeria solo per giustificare la negazione dei diritti, sbaglia di grosso.

Sui 4 giorni inseriti nella bozza di regolamento abbiamo quindi ricevuto assicurazione dalla dott.ssa Montemagno che saranno rivisti. La nostra richiesta è di prevedere nel Regolamento un minimo di 8 giorni ed un massimo adeguato alle norme vigenti che oggi parlano di prevalenza in presenza (che quindi al momento potrebbe essere assicurata con 12 giorni in presenza al mese su 22) ma che possono cambiare.

In chiusura di incontro abbiamo chiesto alla Delegazione trattante come mai nel regolamento attuale sia previsto un diritto alla disconnessione dalle 22.00 di sera mentre nella versione precedente tale diritto partiva dalla fine dell’orario di servizio dell’Ente. Ci è stato risposto che è stata una richiesta delle altre OOSS! L’assurdità di aver chiesto un palese peggioramento dei termini ci fa pensare che chi lo ha chiesto non abbia capito cosa stava chiedendo. Anche per queste incomprensioni sarebbe utile non pretendere i tavoli separati ma tant’è!

La discussione sul Regolamento è stata quindi aggiornata e rimandata nell’attesa che venga certificato il CCNL e nell’ipotesi che vengano date ulteriori eventuali indicazioni dalla Funzione Pubblica plausibilmente prima della fine dello stato d’emergenza.

Nelle more del CCNL e del Regolamento, verrà emanata una circolare con le indicazioni per continuare lo smart working dal 1 aprile.

Abbiamo chiesto ed ottenuto che, nell’eventualità che in tale circolare ci siano cambiamenti rispetto all’organizzazione attuale, ci sia un ulteriore confronto ed ovviamente vi terremo aggiornati.

#nessundorma

Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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