Riunione con Agenzia Industrie Difesa. Abbiamo parlato di lavoro agile, incentivi per funzioni tecniche e indennità specifiche per area II. Sono state trattate anche alcune problematiche specifiche di alcuni Stabilimenti
In data 29 luglio u.s. si è tenuta una riunione in Agenzia Industrie Difesa in cui sono stati trattati alcuni temi ancora aperti. Per l’Agenzia era presente la delegazione trattante.
Abbiamo discusso in primo luogo di lavoro agile, che come noto, in Agenzia non ha mai ricevuto una vera e propria regolamentazione ad hoc.
L’amministrazione ha presentato una bozza modulata dall’Accordo del Ministero della Difesa, ma che contrariamente a quanto previsto nel Ministero, limita ad un solo giorno alla settimana la prestazione lavorativa in modalità agile, aumentabile fino a n. 6 giorni al mese per una serie di motivi espressamente indicati, quali ad esempio, personale con più di 60 anni di età, o con situazione personale o familiare peculiare, oppure in presenza di scioperi o calamità naturali, o ancora in casi di pendolarismo oltre i 25 km etc..
La posizione dell’Amministrazione che limita i giorni ad un solo giorno settimanale demandando al singolo dirigente dell’ufficio la possibilità di aumentare i giorni, deriverebbe dalle peculiari attività di lavoro di tipo industriale dell’Agenzia.
Noi come Confintesa, con la condivisione anche delle altre sigle, abbiamo rilevato che la bozza, di fatto, crea una sperequazione con il personale del Ministero, all’interno nel quale sono presenti allo stesso modo enti con caratteristiche di tipo industriale e abbiamo chiesto un riesame al fine di arrivare una previsione a n. 2 giorni su base settimanale oppure n. 8 giorni su base mensile.
L’Amministrazione si è così riservata di prendere in esame la proposta avanzata dalle sigle ed è stata concordata la possibilità di effettuare un nuovo incontro dopo l’estate.
Per quanto attiene al tema degli incentivi per funzioni tecniche previste dal nuovo Codice dei contratti, possiamo portare a casa il risultato della firma dell’accordo. Esso prevede un riconoscimento economico ai dipendenti che ricoprano funzioni specifiche nell’ambito degli affidamenti di lavori, servizi e forniture.
Confintesa ha ottenuto la rassicurazione dall’amministrazione che vi sia una adeguata rotazione negli incarichi in modo da coinvolgere anche il personale che non sia specificamente impiegato solo negli uffici acquisti, per favorire forme di riconoscimento economico distribuite con turnazioni a tutto il personale.
In relazione al tema delle indennità di specifiche responsabilità di cui all’art. 54 del CCNL 2019/2021, si tratta di un argomento già trattato in precedenti riunioni e di cui vi abbiamo dato conto in notiziari delle scorse settimane. L’Amministrazione ha presentato un ricognizione frutto della somma di tutte le indicazioni ricevute dagli Stabilimenti che, a nostro giudizio, ci è sembrata disarmonica e disallineata in più punti. Alcuni Stabilimenti prevedono il riconoscimento ad alcune funzioni, di cui non c’è traccia in altri. Abbiamo chiesto, pertanto, di fare riferimento ad una prima comunicazione con elenco predisposto da Persociv nel quale sono indicati espressamente alcuni incarichi (ad es. Responsabile della Cassa dell’Ente, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, Consegnatario dei Materiali, ex Contabile agli assegni ora operatore NOIPA oppure SIcoge/INIT, Responsabile Gestione Rifiuti Speciali, Responsabile Area Riservata, etc… ) e di effettuare una verifica più accurata presso gli Stabilimenti.
Per quanto attiene al mancato riconoscimento della perequazione dell’indennità di Amministrazione prevista dal DPCM 27.12.2024, è stato confermato quanto già anticipato nella precedente riunione e cioè che nel DDL di assestamento al bilancio verrà inserita una norma ad hoc per il personale dell’Agenzia al fine di superare questa inspiegabile disparità con i colleghi del Ministero della Difesa.
Nel corso dell’incontro sono inoltre emerse le criticità produttive dello Stabilimento di Torre Annunziata, il cui futuro è tuttora incerto. A tal proposito è intervenuto il Direttore che ha rassicurato i presenti affermando di essere concretamente impegnata per trovare nuove opportunità di rilancio entro l’anno 2025. Nel caso in cui tale prospettiva non fosse praticabile, lo Stabilimento verrebbe chiuso ma il personale potrebbe trovare adeguata collocazione presso il vicino stabilimento di Castellammare (che si trova a pochi chilometri di distanza).
Per quanto attiene al transito del personale di Capua e Gaeta, l’amministrazione sta provvedendo alla predisposizione dei bandi per la mobilità che, come già assicurato, si svolgerà su base volontaria.
Infine, è stato sollevato il problema delle difficili relazioni sindacali all’interno dello Stabilimento di Capua. L’Amministrazione ha manifestato la volontà di effettuare una indagine approfondita su quanto viene segnalato dalla dirigenza dello Stabilimento e dalle sigle sindacali.
Per il momento è tutto. Vi terremo, come sempre, informati.
CONFINTESA FP
Franco Chini – Chiara Paternoster
