ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE – Verso quale futuro?

Il giorno 25/10/2012 si è tenuto presso lo S.M.E. un incontro di livello nazionale avente per oggetto:
• Transito dell’Istituto Geografico Militare (IGM) dall’Area Logistica a quella Territoriale, alle dipendenze del Comando Militare della Capitale.
• Transito del CME “Toscana” alle dipendenze dell’Istituto Geografico Militare.
• Dipendenza dei CME “Marche”, “Umbria” e Abruzzo”.
Lo S.M.E. ha illustrato l’ipotesi del nuovo asset organizzativo, configurando il trasferimento dell’ IGM alle dipendenze del Comando Militare della Capitale, ed il CME alle dipendenze dell’IGM, motivando l’esigenza della riorganizzazione ad un atto del Senato ed all’attuazione della spending review, assicurando invarianza organica e strutturale.
Nel nostro intervento abbiamo rappresentato molteplici perplessità, in quanto è nostra convinzione che l’IGM rappresenti un’eccellenza nell’ambito del Ministero Difesa, in quanto i compiti istituzionali sono altamente specifici e non possono essere ricondotti ad una semplice attività amministrativa, e le professionalità presenti che attendono a tali compiti sono praticamente uniche.
Ci rimane difficile immaginare come il Comando Militare della Capitale possa sviluppare piani industriali e commesse che rappresentano l’essenza e la vita dell’IGM, che necessiterebbe di investimenti che consentano incrementi di attività rivolti anche alla commercializzazione esterna dei prodotti con relativi introiti economici.
Le peculiarità e le specificità dell’IGM non possono essere svilite trasferendo il tutto al Comando della Capitale, spacciandolo come un semplice cambio di dipendenza amministrativa, poiché l’attività, quasi di tipo industriale, non può essere ne confusa ne ricondotta ad un compito amministrativo.
La nostra esperienza ci dice che quando si da avvio a riorganizzazioni, dotazioni organiche ed esigenze di personale non possono rimanere invariate, e nonostante le rassicurazioni, se fosse così, non si spiegherebbe l’esigenza e la finalità della riorganizzazione.
Pertanto, invitiamo i lavoratori alla massima attenzione sulla vicenda, impegnandoci ad una puntuale informazione circa le evoluzioni della problematica.

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