LA LEGGENDA DEL BUONO PASTO

Dal sito ufficiale della CONSIP apprendiamo che la convenzione Buoni Pasto 8 sarà attiva dal 28.12.2018.

Ricordiamo che la convenzione precedente (la Buoni Pasto 7) è scaduta ormai da quasi un anno e che, in assenza di convenzione, mentre gli Enti periferici hanno potuto effettuare gare extra Consip, approvvigionando regolarmente i buoni pasto e distribuendoli ai dipendenti, gli Enti dell’area centrale, il cui ordinativo fa capo direttamente a Persociv, sono rimasti senza buoni pasto da mesi.

Il fallimento della Qui!Group che aveva vinto la gara per la Buoni Pasto 7 per il lotto geografico comprendente il Lazio, ha complicato la situazione ma avrebbe anche potuto costituire una soluzione alla mancanza di convenzione, visto che le Amministrazioni erano state autorizzate dalla Consip a comprare dalla Ditta Sodexo, che è subentrata alla Qui!Group nella convenzione BP7, un numero di buoni pasto uguale a quello che ogni Amministrazione avrebbe restituito alla Qui!Group perché inspendibili.

Così non è stato e dal 13 luglio 2018, data in cui la Consip ha comunicato la risoluzione del contratto con la Qui!Group ad oggi, le procedure, le operazioni e le incombenze da completare per poter alla fine avere i buoni pasto dalla Sodexo, non hanno ancora consentito ai lavoratori di venire in possesso di quanto loro dovuto. Dalle ultime notizie ricevute sappiamo però che il travaglio è giunto quasi a termine e che l’ordinativo dei buoni pasto alla Sodexo è ormai in dirittura di arrivo, anche se non coprirà al 100% il fabbisogno degli Enti centrali. Con i buoni pasto acquistati dalla Sodexo sarà infatti coperto circa il 70% delle esigenze mentre il restante 30% circa, sarà approvvigionato con la Buoni Pasto 8, anch’essa ormai in procinto di essere attivata.

Il fallimento di una delle Ditte aggiudicatrici di gara e la mancanza di convenzione protrattasi per quasi un anno, sono sicuramente eventi eccezionali e mai verificatisi prima, di cui non possiamo addebitare la responsabilità alla nostra Amministrazione. La ridda di comunicazioni, informazioni, istruzioni da parte di Segredifesa, Persociv, SMD, Diraminter che si sono accavallate tra di loro, entrando in alcuni casi anche in contrasto e gettando in confusione i vari uffici del personale, sono invece sicuramente da stigmatizzare e criticare. Se le varie Entità che costituiscono il nostro Ministero non hanno ben chiare le loro competenze ed il loro ruolo e non hanno ancora capito CHI deve fare COSA, sarebbe il caso che se lo chiarissero meglio, onde evitare nel futuro la stessa gestione caotica di un’emergenza.

Se tutto va bene i Buoni Pasto arriveranno in tempo per comprare i Panettoni o, al più tardi, le calze della Befana. Resta l’amaro di un diritto calpestato. Ci hanno sempre raccontato che il Buono Pasto non può essere messo in busta paga perché irrinunciabile e non monetizzabile “a tutela del lavoratore”. Alla luce di quanto è successo e ci chiediamo se tale “tutela” è compatibile con un ritardo di un anno.

Se queste sono le “tutele”, preferiamo tutelarci da soli.

Il Coordinamento Difesa
Alessandro Coen

FLASH 2018.11.30 n.32 LA LEGGENDA DEL BUONO PASTO.pdf

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