RIFORMA DELLA PA – QUALI GLI EFFETTI NEL MINISTERO DIFESA?

 Ad una prima lettura dell’articolato del testo del D.L. in nostro possesso, che a quanto si dice sembrerebbe non essere il testo definitivo, stiamo valutando gli effetti e le ricadute che ci potrebbero essere nel nostro Dicastero.

  • ASSUNZIONI

Per quanto riguarda le assunzioni, a nostro parere il D.L. entra in contrasto con la circolare nr. 4 della Funzione Pubblica. Infatti nel prevedere le nuove assunzioni già a partire dall’anno in corso (per il 2014 un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20% di quella relativa al personale cessato nel 2013) il DL va in contrasto con il punto 6 della circolare n.4 che non consente assunzioni finché non è riassorbito il personale in soprannumero nelle aree e non si sono create ulteriori vacanze in relazione al pensionamento ordinario.

  • MOBILITA’

Nonostante i proclami (scritti e verbali) del Ministro della Funzione Pubblica, circa l’esigenza di dover rendere più fluida la possibilità di transito dei lavoratori tra Amministrazioni, al fine di superare le gelosie delle stesse nei confronti dei propri dipendenti, nel D.L. si conferma la norma esistente la quale prevede che: “Il trasferimento è disposto previo consenso dell’amministrazione di appartenenza“. In pratica la annunciata “abrogazione del nulla osta da parte dell’amministrazione di provenienza” è magicamente scomparsa. (vedi documento alle OO.SS. “Il cambiamento comincia dalle persone – punto 2). Magicamente scompare anche il mantenimento, in caso di mobilità, del medesimo trattamento economico…anzi nel testo del D.L. è prevista la ricollocazione del personale in esubero in “ una qualifica inferiore o in posizione economica inferiore della stessa o di inferiore area o categoria…” !!! Il tutto in linea con quanto sembrerebbe annunciato per l’area della dirigenza.

Sulle altre materie trattate siamo in attesa di conoscere nel dettaglio il provvedimento approvato in Consiglio dei ministri del 13 giugno (Disegno di Legge) composto da 12 articoli di cui 8 contenenti deleghe legislative.

Una cosa e certa ed è riportata nel resoconto del suddetto consiglio: il Governo vuole iniziare dalla riorganizzazione delle amministrazioni riducendo gli uffici ed il personale impiegato in “attività strumentali”…..

Nell’ attesa, per la nostra amministrazione una cosa è certa:

La chiusura di CEFODIFE

Il D.L. dispone la chiusura della nostra scuola di formazione, ma non dice nulla su come il personale civile e militare della Difesa potrà continuare a essere formato, con quali fondi ed in quali sedi. E’ grottesco poi che i compiti di Cefodife siano previsti fino a tutto il 2024 per effetto di uno dei decreti attuativi della revisione dello strumento militare e contestualmente se ne preveda la chiusura !!!?

Ci aspettiamo che il Vertice politico della nostra Amministrazione, fornisca esaudienti delucidazioni già a partire dall’incontro fissato con il Sottosegretario di Stato Rossi il giorno 24/06/2014.

Altra cosa certa per i sindacati, è:

La riduzione del 50% dei distacchi e dei permessi sindacali

La riduzione del 50% dei distacchi e dei permessi sindacali, disposta in linea con il sacrificio chiesto a tutti o quasi gli italiani, la riteniamo una norma come già detto condivisibile, ma ci aspettiamo che il governo quantifichi economicamente tale risparmio.

E’ bene ricordare a tutti, che Il costo dei distacchi ed i permessi sindacali deriva da somme stanziate per i rinnovi dei CCNL e quindi sono soldi dei lavoratori appartenenti ai vari comparti ed aree di contrattazione.

Perché chiediamo di quantificare il risparmio?

Perché la UGL INTESA FP Difesa, ritiene giusto che quel risparmio, in quota Difesa, sia tutto o almeno in misura del 50-60%, destinato a quei lavoratori che saranno soggetti a mobilità d’ufficio, andando così a costituire un fondo a sostegno di coloro che dovranno affrontare forti disagi perché dichiarati non più utili dalle loro amministrazioni.

Diversamente, se tale fondo non verrà costituito o comunque una parte dei risparmi che si ricaveranno dalla riforma non sarà destinata ai lavoratori, quante volte si dovranno restituire con gli interessi i taumaturgici 80 euro di cui il governo parla tanto?

Il Coordinamento Ugl Intesa Difesa
Giancarlo Lustrissimi

2 Responses to “RIFORMA DELLA PA – QUALI GLI EFFETTI NEL MINISTERO DIFESA?

  • Spero solo che con tutte queste norme legislative finirà che tutti noi del comparto ministeri saremo non solo ridotti di stipendio ma usati per tappare buchi creati dai vertici con una presunta mobilità sulla carta visto che se chiedi di essere trasferito in comparti diversi sopratutto dove si guadagna qualcosina in più ecco che magicamente si dà priorità ai propri dipendenti e ultima cosa il cud del 2008 era di 28.000 euro circa il cud 2014 è di 21.000 euro circa.. metidiamo su questo abbiamo dato abbastanza. Grazie

  • Francesca
    10 anni ago

    AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAaLLORA AVEVO RAGIONE IO NON C’è STATA NESSUNA RIFORMA SE NON QUELLA DELLA FREGATURA

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