Incontro al gabinetto del Ministro – Punto di situazione sulle iniziative avviate dall’autorità politica

Il giorno 26 ottobre si è tenuto il previsto incontro presso il gabinetto del ministro presieduto dal vice capo di gabinetto per un punto di situazione sulle iniziative avviate dall’autorità politica.

In sede di riunione si è inizialmente parlato di formazione del personale civile.

Il consigliere per la formazione Dr. Bonaccini ha illustrato attraverso la proiezione di slides la consistenza del personale eventualmente interessato sul territorio nazionale per poi arrivare alla conclusione che un programma di formazione sviluppato in maniera decentrata consentirebbe di operare su tutto il personale con un notevole abbattimento dei costi (da un costo iniziale di 92 mln nel triennio a “soli” 6 mln di euro).

Relativamente al piano assunzionale il consigliere per i rapporti istituzionali Col. Izzo ha comunicato la richiesta aggiornata dell’amm.ne difesa che risulta essere di oltre 2.000 nuove unità/posti di lavoro.

In merito ai lavori insalubri e polverifici il consigliere Izzo ci ha informato che è in programma nel breve termine l’apertura di un tavolo di confronto tecnico con la partecipazione del ministero del lavoro e del ministero della salute.

Relativamente alla problematica del transito del personale militare non idoneo, essendo un dato numericamente non programmabile, abbiamo nuovamente chiesto una risposta all’amministrazione, ad oggi mai pervenuta, su come si concilia l’implementazione organica con la riduzione a 20000 unità prevista alla data del 2024, in assenza poi di un dato preciso circa l’eventuale esodo derivante dalla possibile flessibilità in uscita (quota 100).

Infine è stata affrontata la problematica relativa ai passaggi tra le aree, e abbiamo sottolineato l’annosa problematica relativa alla 1^ area, rappresentando che purtroppo la norma attualmente prevede un numero di posti per il passaggio di area pari 20% del piano assunzionale triennale.

La nostra delegazione ha evidenziato che la formazione dovrebbe essere un processo connesso a una reale progressione di carriera, altrimenti rischia di essere fine a se stesso, poiché privo della necessaria componente motivazionale.

Abbiamo concluso il nostro intervento ribadendo che viste tutte le problematiche che attanagliano le lavoratrici e i lavoratori della difesa, siamo sempre più convinti che dovremmo dotarci di un modello organizzativo più consono alle peculiari esigenze funzionali dell’A.D..

Il Coordinatore Difesa
Giancarlo Lustrissimi

FLASH 2018.10.29 n.27 incontro gabdife 26 ottobre 2018 iniziative avviate dall’autorità politica.pdf

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