Ricominciamo

Sono stati mesi durissimi.
Da un giorno all’altro il Paese intero si è ritrovato catapultato in un dramma epocale che ha sconvolto vite, abitudini, programmi, lasciando scie di lutto e di disperazione
Siamo stati chiamati tutti, come Cittadini, ad un enorme sacrificio per contrastare e contenere un nemico tanto invisibile quanto micidiale ed i lavoratori civili della Difesa hanno risposto con dedizione e senso di responsabilità.
In prima linea, accanto ai colleghi militari, là dove siamo stati chiamati nei teatri operativi, negli Stabilimenti e negli Impianti, là dove abbiamo potuto mettere al servizio della Nazione le nostre professionalità ma anche nelle “retrovie” riuscendo a non fermare mai l’azione amministrativa nonostante tutte le difficoltà che la specificità dei nostri compiti e delle nostre funzioni ha ancora una volta evidenziato, nell’applicazione di un sistema come lo smart working.
Siamo stati bravi e ne siamo orgogliosi, come lavoratori, come cittadini, come Italiani.
Abbiamo messo da parte ogni rivendicazione che non fosse relativa alla sicurezza ed alla salute ed abbiamo aspettato.
Ma ora è tempo di ricominciare.
Era il 14 gennaio 2020 quando, con il Sottosegretario Angelo Tofalo, sembrava fossimo vicini ad una seria discussione sul recupero del gap economico anche attraverso l’ipotesi di adozione di una Indennità Difesa ed il nostro suggerimento dell’incremento dell’Indennità di Amministrazione perequabile con l’Indennità degli enti della Giustizia Militare.
C’erano poi e ci sono in ballo i risparmi della L. 244/12 che già per il triennio 2016/2018 erano quantificati in 26.000.000 per il 2016, 34.000.000 per il 2017 e 54.000.000 per il 2018 e a cui oggi si devono aggiungere quelli del 2019. Che fine hanno fatto? Cosa sta facendo l’Amministrazione per recuperarli e non farli passare nel dimenticatoio? Sono somme essenziali per rimpinguare un fondo Risorse Decentrate ridotto al lumicino e che invece deve poter assicurare gli sviluppi economici e l’indennizzo economico ai colleghi della prima area.
L’onorevole Tofalo si era poi impegnato a stabilizzare i 21.000.000 che, a tutt’oggi, se non si interverrà, verranno meno già dal 2021!!!!
Durante quell’incontro il Sottosegretario si era detto pronto alle dimissioni se non avesse ottenuto risultati concreti nel giro di 6 mesi. La Pandemia ci ha stoppati. Il Paese ha avuto altre emergenze e noi ne abbiamo orgogliosamente e responsabilmente condiviso il peso ma ora è tempo di ripartire.
Entro l’anno c’è da portare a casa gli sviluppi economici, il fondo prima area, i passaggi di area che la Funzione Pubblica ci ha assegnato per il 2020 e l’occasione per i nostri funzionari di diventare dirigenti.
Abbiamo chiesto quindi all’Autorità Politica la convocazione urgente di quel tavolo che doveva essere convocato a febbraio per riprendere, con rinnovato slancio, da dove la falce dell’epidemia ci ha bloccato.
Ce lo meritiamo. Ci spetta. Lo pretendiamo.

Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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