GAP ECONOMICO: FUSS’ CA FUSS’ LA VOLTA BUONA?

Finita venerdì 31 luglio la due giorni che tante aspettative ha destato nei dipendenti civili della Difesa. Due incontri a distanza di poche ore con i vertici politici ed amministrativi del nostro Dicastero che, nonostante abbiano ricalcato un copione già visto, sembrano aprire uno spiraglio di luce in fondo al tunnel.
Un tunnel lungo 5 anni: da quando CONFINTESA ha cominciato, tra i frizzi ed i lazzi di altri protagonisti della scena sindacale, la vertenza sul gap economico.
Ciò che 5 anni fa sembrava impossibile, oggi è al centro di ogni tavolo politico e per la terza volta in 5 anni, il ministro Guerini ha annunciato l’impegno a colmare il gap economico denunciato da Confintesa, istituendo una speciale indennità per i civili della Difesa che potrebbe essere finanziata con i famosi risparmi della 244/2012, di cui dal 2016 Confintesa ha continuato a chiedere conto.
Il ministro ha affermato ciò che noi affermiamo da sempre e cioè di essere più preoccupato del quadro normativo da concertare con la Funzione Pubblica che non delle risorse finanziarie.
Le risorse infatti, possono essere trovate aumentando la percentuale dei risparmi che la 244/12 destina al FRD. Lo scoglio più grande invece, come al solito, è il quadro normativo che consenta l’istituzione di questa indennità ed il ministro ha preso l’impegno di studiare una norma da sottoporre poi agli organi competenti, già entro la fine del 2020.
Non è la prima volta che un ministro prende questo impegno. Lo avevano già preso precedentemente sia la Pinotti, sia la Trenta, scontrandosi e soccombendo poi con Funzione Pubblica e Mef. Lo abbiamo ricordato al ministro Guerini, ribadendo che, seppure aperti come da sempre ad ogni soluzione e tentativo, la strada della specificità e dell’uscita dal CCNL, attraverso l’art. 3, sarebbe da questo punto di vista più facile.
Ovviamente ci auguriamo che il ministro Guerini riesca dove i suoi predecessori hanno fallito.
Il ministro ha comunque affermato di avere in serbo anche un piano B e cioè lavorare sull’aumento dell’indennità di amministrazione, dimostrando di aver raccolto e recepito il nostro suggerimento relativo al fattibilissimo percorso di equiparazione dell’indennità percepita generalmente dai dipendenti civili della Difesa, con l’indennità percepita all’interno del nostro stesso Ministero dai colleghi impiegati presso gli organi della Giustizia Militare.
Abbiamo approfittato del rinnovato impegno da parte del ministro a recuperare i fondi della 244/12 per ribadire e ricordare a tutti, il preaccordo strappato l’anno scorso da CONFINTESA con la Direzione Generale affinché tali fondi, pari ad oggi a circa 20 milioni di euro (conti finalmente esatti grazie ai nostri interventi) vengano impiegati non solo per gli sviluppi economici ma anche per riconoscere il tanto combattuto e chiesto indennizzo per la prima area.
Abbiamo quindi sollecitato il ministro affinché questi fondi, da lui preannunciati entro fine anno, vengano quantificati e certificati entro settembre, perché aspettare oltre non consentirebbe di utilizzarli per tali scopi. Anche in questo caso il ministro ha dimostrato di aver capito la necessità dell’urgenza da noi prospettata e si è impegnato a farli arrivare in tempo. Staremo a vedere
In tema di smart working abbiamo esposto al Ministro le difficoltà riscontrate durante le tante contrattazioni locali e chiesto di sollecitare gli Enti affinché si attivino per consentire effettivamente ai lavoratori quegli strumenti e quei collegamenti indispensabili per lavorare da remoto, altrimenti non arriveremo al 50% che prevede la Funzione Pubblica e risulteremo, come al solito, l’unico ministero penalizzato. Anche su questo il Ministro ha condiviso dando immediato incarico a Gabdife di intervenire in tal senso.
Sul rifinanziamento dei famosi 21 milioni per l’anno 2021, il ministro ha confermato di aver ottenuto la proroga di un ulteriore anno e la volontà di impegnarsi a stabilizzarli dal 2022.
Pensare che c’era chi ne dava per certa la stabilizzazione già dal 5 aprile 2017!!!
La previsione di due tavoli tecnici, uno sulla valorizzazione dell’area industriale ed uno sul piano di assunzioni, l’annuncio della volontà, in accoglimento anche della nostra richiesta, dell’adozione del buono pasto elettronico già dal 2021 e finalmente la notizia dell’ok da parte del MEF alla stabilizzazione dei colleghi di CAMPALGENIO, hanno completato l’intervento del ministro a cui si è aggiunta, da parte del sottosegretario Tofalo, la previsione di un tavolo tecnico sui militari transitati.
Alla luce di tutto quanto detto, riteniamo che le premesse ci siano e speriamo solo che non finisca con tante belle intenzioni e pochi risultati perché ormai siamo decisamente stufi di rimandare da ministro a ministro la soluzione all’ingiustizia sociale che da 30 anni ci portiamo dietro.
Per quanto riguarda l’incontro a Persociv sul FRD con la dott.ssa Montemagno, abbiamo ovviamente convenuto sull’opportunità di rimandare ogni decisione sulla ripartizione delle somme a dopo l’incontro con il ministro, previsto per metà settembre, per verificare la reale possibilità che i 20 milioni della 244 annunciati dal ministro arrivino.
Fondi, che come abbiamo scritto sopra, servono per gli sviluppi economici e per i nostri colleghi di prima area. Altrimenti staremo a parlare di pochi spicci, come è successo nel 2019.
Insomma al momento tante promesse e tante assunzioni di impegno.
Speriamo solo che sia la volta buona.
Noi, come sempre, vigileremo e vi terremo informati.
#Nessundorma

Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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