OTTENUTO FINALMENTE L’AUMENTO DELL’INDENNITÀ DI AMMINISTRAZIONE DIFESA

L’aumento dell’indennità di amministrazione per i dipendenti civili della difesa sarà la grossa novità degli ultimi vent’anni.

Un risultato di cui siamo fieri e che abbiamo ottenuto riuscendo anche a far modificare in extremis un emendamento altrimenti ritenuto irricevibile dalla FP che destinava i risparmi della 244/12 ad una indennità di funzione.

L’aumento di 30.000.000 dell’I d’A non basta certo a riportare il nostro cud a livello di quelli degli altri Enti del Comparto ma è sicuramente un passo avanti.

L’attesissimo aumento, accolto con soddisfazione dalla maggioranza dei lavoratori, ha però creato allarme tra i colleghi che percepiscono un assegno ad personam, perché l’indennità di amministrazione, a differenza dell’assegno, potrebbe non concorrere alla determinazione della tredicesima. Questo sarebbe sicuramente un problema perché ovviamente, se fosse così, non si può accettare che un beneficio di alcuni porti discapito ad altri. Lo abbiamo sempre sostenuto relativamente al problema degli sviluppi economici negati alla prima area, lo sosteniamo oggi per l’indennità di amministrazione.

Confintesa è l’Organizzazione Sindacale che ha dato vita, ormai già da diversi anni, alla vertenza per il recupero del gap economico, ottenendo i primi 21.000.000 nel 2017 (purtroppo non stanziali ma sottoposti al terno al lotto del rinnovo ogni anno) ed oggi questi 50.000.000. Sono piccoli passi che, rispetto al nulla precedente, sono però sicuramente grandi risultati e rappresentano per noi solo punti di partenza, mai di arrivo.

Sono piccoli risultati perché finché resteremo nel CCNL sono questi gli strumenti per aumentare il nostro cedolino: o aumentare il salario accessorio o intervenire sull’indennità di amministrazione e così è stato fatto: 30 milioni sull’indennità e 20 sul FRD. Altri tipi di aumento, con queste regole non sono mai passati perché l’arbitro (la Funzione Pubblica) non lo ha mai consentito e finché resteremo nel CCNL, sarà estremamente difficile e lungo che le cose cambino.

E’ proprio per questo che Confintesa da anni sta cercando di cambiare l’arbitro cioè uscire dalla comparto Funzioni Centrali attraverso la specificità. Purtroppo questo ad oggi non ci è stato concesso perché le altre OOSS si sono dimostrate contrarie e per la legge della democrazia, i numeri danno ragione agli altri.

Ma come mai la maggior parte del personale è d’accordo con la specificità e il numero dei contrari risulta più alto? Forse perché si guarda al benessere personale a dispetto di quello collettivo? Forse perché nonostante si sia d’accordo poi, nei fatti, non si prende posizione? Resta il fatto che quando ci contano, ogni 31 dicembre, chi risulta a favore è inferiore a chi risulta a sfavore.

Per quanto riguarda l’assegno riassorbibile, cercheremo di trovare una soluzione affinché nessuno ci rimetta ma resta il fatto che finchè stiamo nel CCNL, le regole del gioco sono queste ed a noi non resta che cercare di mettere delle toppe facendo ricorso alla norma che, in questo caso, stabilisce che non ci possa essere una diminuzione del livello stipendiale.

E’ bene ricordare però, anche in questa occasione, che se le “regole del gioco” ci stanno strette (e questo vale oggi per l’assegno ad personam così come valeva ieri per gli sviluppi economici negati alla prima area) cerchiamo la prossima volta di essere in maggioranza altrimenti, dopo, le lamentele non servono perché finché sono queste le regole, tutti giocheranno con queste.

Noi non cavalcheremo il malcontento dei colleghi ex militari sparando a zero sull’aumento dell’indennità di amministrazione, contraddicendo noi stessi ed offendendo l’intelligenza dei nostri colleghi che ci hanno visto fino ad oggi chiedere a gran voce gli 80.000.000 di euro previsti dalla finanziaria 2020 per lo stesso identico fine. Non siamo bandiere al vento che si adeguano ed assecondano i malumori del momento, fomentando la guerra dei poveri che da sempre impedisce ai civili della Difesa di essere compatti e risolutivi rispetto alla controparte, politica o dell’Amministrazione che sia. Cercheremo invece soluzioni ed escamotage a questo CCNL che ci opprime, ricorrendo alle norme ed alla nostra esperienza.

Questo è il nostro impegno. A voi chiediamo, come al solito, di sostenerci con il vostro.

AUGURI E BUONE FESTE A TUTTI

Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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