Primo incontro a Persociv su contratto integrativo difesa 2021-2023 – indennità di amministrazione, progressioni economiche, passaggi fra le aree e impegno prima area

Si è tenuto oggi a Persociv il primo incontro per discutere l’ipotesi di accordo integrativo nazionale per il triennio 2021/2023.

Per prima cosa rileviamo con soddisfazione che la nostra richiesta di accelerare i tempi per fare in modo che l’Accordo produca i suoi effetti il prima possibile, è stata accolta dall’Amministrazione.

L’incontro è stato ovviamente interlocutorio, visto che la bozza di accordo ci era stata inviata soltanto poche ore prima ma è stato utile per ribadire i punti sui quali non intendiamo transigere a cominciare dal rispetto dell’impegno strappato l’anno scorso sulla valorizzazione della prima area. La previsione infatti delle 50 progressioni economiche verticali inserite nella bozza di accordo non è assolutamente sufficiente e non può certo esaurire l’impegno assunto con la nota congiunta sottoscritta l’anno scorso da Amministrazione ed OO.SS.

Di esempi di altre Amministrazioni che già hanno percorso la strada da noi proposta di un particolare riconoscimento economico ai colleghi della prima area, impossibilitati nel nostro Ministero dal 2016 a partecipare agli sviluppi economici ed ingabbiati da sempre in un’area assolutamente non rispondente alle professionalità ed alle competenze possedute, ne abbiamo portati tanti in questi ultimi 5 anni.

Suggerimenti e proposte su come farlo concretamente, pure. Ora è ora che anche l’Amministrazione si faccia carico di trovare il modo. Noi abbiamo, come al solito, offerto la nostra disponibilità in tutto e per tutto, anche ad andare personalmente al MEF a pretendere che ci indichino una strada.

Il secondo nostro obiettivo dichiarato è riuscire in tre anni a far progredire tutti i dipendenti e per far questo occorre fare ogni anno un numero di sviluppi maggiore possibile e stabilizzare i 21.000.000 ottenuti con la vertenza sul gap economico nel 2017 dal ministro Pinotti che ancora necessitano, anno dopo anno, di essere confermati perché, come purtroppo avevamo ragione di scrivere fin dall’epoca, né fissi né continuativi.

Su numeri e criteri degli sviluppi è ovviamente presto per pronunciarci e ci siamo riservati di far pervenire quindi le nostre valutazioni e proposte prima del prossimo incontro.

La dott.ssa Montemagno ci ha inoltre informato che per quanto riguarda le somme derivanti dall’emendamento inserito nella legge di bilancio 2021, i 20.000.000 destinati al Fondo Risorse Decentrate sono già nella disponibilità del Ministero mentre per i 30.000.000 destinati all’aumento dell’indennità di amministrazione è aperta l’interlocuzione con l’Aran per capire se è proprio indispensabile aspettare il rinnovo del contratto per ottenerli.

Capitolo a parte meritano le somme derivanti dai risparmi sui buoni pasto e sugli straordinari che, come previsto dalla norma, verranno riversati sul FRD, per la quantificazione delle quali la divisione competente sta ancora lavorando.

I lavori sono avviati. Le idee e le proposte ce le abbiamo. Gli obiettivi sono stati fissati.

Ora c’è solo da studiare e perseguirli.

Vi terremo, ovviamente, costantemente aggiornati.

Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: