legge di bilancio 2022 – lettera al ministro per la stabilizzazione dei 21 milioni

All’alba della discussione sulla finanziaria 2022 abbiamo ricordato al Ministro Guerini l’impegno preso con i 20000 dipendenti civili della Difesa, in merito alla stabilizzazione dei 21.000.000, perché non solo non abbiamo notizia della stabilizzazione ma neanche del rifinanziamento per il 2022.
Con l’occasione abbiamo chiesto un suo intervento per aumentare l’acquisizione degli strumenti per consentire lo smart working e per sanare l’ingiustizia delle mancate restituzioni di molte delle somme versate alle loro Casse mentre erano in servizio, dai nostri colleghi già militari ed ora transitati all’impiego civile.
Infine, per le altre innumerevoli ingiustizie subite dai civili della Difesa abbiamo chiesto un incontro per discutere di come potrebbero essere sanate con l’art.3 del 165/2001

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Al      Ministro della Difesa
On. Lorenzo Guerini

Spettabile Ministro,

con la nostra ultima lettera del 5 ottobre u.s. Le abbiamo ricordato l’impegno assunto con i 21.000 civili della Difesa, tramite le loro OO.SS.NN. nell’incontro del 30.7.2020, di adoperarsi per la stabilizzazione dei 21.000.000 strappati con la legge di bilancio 27.12.2017 per gli anni 2018, 2019, 2020 e rifinanziati successivamente, grazie anche al Suo intervento, per il 2021.

Nell’imminenza della discussione e approvazione della legge di Bilancio 2022, non avendo avuto notizia sull’esito del Suo impegno, Le rinnoviamo la richiesta onde evitare che la tanto apprezzata iniziativa da Lei promossa che, con l’art.983 della legge di bilancio 30.12.2020, ha previsto 20.000.000 sul frd finanziati con i risparmi della 244/2012 (dopo quasi 10 anni dall’emanazione di quella Legge) non si trasformi in una beffa per i lavoratori del Suo Dicastero ai quali da una parte si dà e dall’altra, se non verranno stabilizzati i 21.000.000, si toglie.

Egualmente urgente, seppure di altra natura, un Suo autorevole intervento affinché ai lavoratori della Difesa sia assicurato il diritto a fruire della modalità di lavoro agile riconosciuto a tutta la Pubblica Amministrazione ma che all’interno del Ministero Difesa si scontra con la mancanza fattuale degli strumenti informatici, lesinati e centellinati dagli Organi di Vertice che evidentemente non amano particolarmente questa innovazione.

Infine, tra le tante macroscopiche ingiustizie che affliggono da sempre il personale civile della Difesa, su cui le chiediamo di confrontarci al più presto e che verrebbero sanate grazie alla specificità dei civili della Difesa col ricorso all’art.3 del 165/2001, gliene rammentiamo una per la quale sarebbe sufficiente un semplice emendamento alla legge di bilancio 2022: l’annosa questione di alcune tra le casse ufficiali e sottufficiali che, appellandosi ad una norma palesemente viziata da un mero refuso, trattengono indebitamente le somme versate durante la permanenza in servizio attivo da militari transitati poi all’impiego civile.

Certi del Suo interesse e sicuri che non disattenderà gli impegni assunti e le aspettative dei 21.000 lavoratori civili della difesa e delle loro famiglie, restiamo in attesa di un Suo riscontro e porgiamo distinti saluti

Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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