Smart working – emergenza Covid – decreto legge n. 221 del 24 dicembre 2021

Pubblichiamo di seguito la lettera inviata a Persociv e a tutti gli Organi Programmatori.

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A      Direzione Generale per il Personale Civile

Stato Maggiore della Difesa

Segretariato Generale della Difesa
e Direzione Nazionale degli Armamenti

Stato Maggiore dell’Esercito

Stato Maggiore della Marina

Stato Maggiore dell’Aeronautica

Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri

Oggetto: emergenza Covid-19 – decreto legge n. 221 del 24 dicembre 2021

Com’è noto continua, anche nel nostro Paese, la tragica impennata dei casi Covid: nei giorni scorsi si sono sfiorati i 100mila contagi in sole 24 ore con un tasso di positività pari al 9,5%.

Nelle prossime settimane gli esperti si aspettano che il numero possa crescere ancora di più.

Per questo motivo il Consiglio dei Ministri ha varato nuove misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali con il decreto legge n. 221 del 24 dicembre 2021, con cui è stato prorogato lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022. Tale decreto, inoltre, ribadisce la validità di alcune misure speciali legate al Covid-19, tuttora in vigore in ambito lavorativo.

In particolare all’art. 18 il citato decreto estende fino al 31 marzo 2022 l’applicazione delle misure contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 marzo 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2 marzo 2021. Quest’ultimo all’art.6, nel predisporre “Misure relative allo svolgimento della prestazione lavorativa nei luoghi di lavoro pubblici e privati sull’intero territorio nazionale”, prevede l’individuazione di tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza dei dipendenti sia privati che pubblici.

Con specifico riguardo alla Pubblica Amministrazione, inoltre, il precitato art. 6 al comma 2 testualmente recita “Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, assicurano le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato, garantendo almeno la percentuale di cui all’art. 263, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  17  luglio 2020, n. 77”.

Alla luce di quanto esposto e dell’attuale situazione di diffusione pandemica che, a detta degli esperti del CTS, per il momento non accenna a regredire, in considerazione della proroga dello stato di emergenza, valutata dal Governo come strumento necessario per contenere l’epidemia e garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali, questa Organizzazione Sindacale chiede che vengano urgentemente attuati tutti gli strumenti idonei per salvaguardare la salute dei dipendenti, anche attraverso il ricorso al lavoro agile assicurato nella massima percentuale possibile, così da garantire lo svolgimento della prestazione lavorativa in piena sicurezza.

Cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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