7 giugno 2022 – Incontro col sottosegretario Mulè – La lista della spesa

Si è tenuto il 7 giugno il previsto incontro con il Sottosegretario Giorgio Mulè, accompagnato dal nuovo vice capo di Gabinetto Francesco Rammairone.

Il Sottosegretario ha introdotto l’incontro con l’elencazione soddisfatta di una serie di risultati raggiunti e l’enunciazione degli obiettivi a breve e medio termine da raggiungere.

Tra i risultati raggiunti, gli aumenti del CCNL e dell’indennità di Amministrazione (i cui arretrati verranno completati a giugno, con aggiornamento a regime dei cedolini a luglio), gli sviluppi economici per circa 10.000 lavoratori, l’annuncio di circa 3000 assunzioni in totale tra quelle a breve e medio termine e dell’imminente concorso per 15 dirigenti di cui il 50% riservato agli interni.

Tra gli obiettivi da raggiungere, il rifinanziamento dei 21.000.000 tuttora mancanti all’appello, l’implementazione del piano triennale di assunzioni e la formazione.

Ha poi rassicurato tutti sul futuro dell’AID e lasciato la parola alle OO.SS. presenti.

In merito agli aumenti conquistati, Confintesa ha sottolineato come l’aumento ottenuto di 20.000.000, a fronte del tuttora mancato rifinanziamento dei 21.000.000 strappati alla Pinotti nel 2017, suonerà come una beffa se non ci si pone rimedio ed ha ribadito per l’ennesima volta che occorre uno sforzo politico per arrivare alla stabilizzazione di queste somme, piuttosto di doverne ogni anno pietire la conferma.

Confintesa ha poi ricordato al sottosegretario che gli sviluppi hanno lasciato fuori 10.000 lavoratori che non solo non hanno visto un euro d’aumento ma hanno anche perso quota parte del loro FUS per pagare le progressioni degli altri.

Tralasciando di polemizzare sulle responsabilità di chi nel 2017 barattò i 21.000.000 con la vertenza sulla specificità, assicurando i lavoratori che quelle somme sarebbero state automaticamente stabilizzate dopo 3 anni, Confintesa ha poi di nuovo suggerito soluzioni e strumenti per aumentare il Fondo Risorse Decentrate del Dicastero.

Tra gli strumenti per recuperare fondi al FRD, Confintesa, fin dalla sottoscrizione del CCNL 2016/18 ha evidenziato la possibilità, prevista dal contratto, di recuperare le somme riassorbite dagli assegni ad personam (e quindi non spese) per gli aumenti contrattuali, per i passaggi di fascia ed oggi per gli aumenti dell’Indennità di Amministrazione.

Si tratta di svariati milioni di euro che la norma ci riconosce ma che senza una forte spinta politica non riuscirà a superare le resistenze del MEF che “ciurla nel manico”.

Un altro suggerimento dato ieri al sottosegretario, di cui a tutt’oggi nessuno ha fatto cenno se non Confintesa, è quello di sollecitare gli uffici competenti di Gabdife e Persociv ad approfittare di quanto previsto dall’art. 49 del CCNL 2019/21 che dà la possibilità agli Enti del Comparto di chiedere una integrazione dei fondi risorse decentrate ma solo fino ad esaurimento di quanto messo a disposizione. Cercare di non perdere questo treno è d’obbligo e dispiace vedere la scarsa attenzione suscitata da questa importante opportunità.

Vediamo se dicendolo a tavoli uniti e scrivendolo, qualcun altro se ne accorgerà.

Un altro intervento che abbiamo risollecitato e che porterebbe risorse fresche al fondo, sarebbe quello di mettere a carico dell’Amministrazione quelle spese, oggi finanziate col nostro FRD, sostenute invece per le esigenze precipue dell’amministrazione stessa, come turni, reperibilità, p.p.l. e p.o.

Queste tre strade suggerite da Confintesa sarebbero in grado di rimpinguare fortemente il nostro FRD e ci consentirebbero finalmente di percepire un salario accessorio degno di questo nome.

L’input è stato dato. Vedremo se sarà raccolto.

Spostando l’attenzione dall’aspetto prettamente economico, abbiamo denunciato il fallimento del protocollo d’intesa sulla mobilità.

La nostra richiesta è sempre la stessa: se non si è in grado di partorire un protocollo decente, si restituisca ai lavoratori il diritto di fare domanda di trasferimento.

Abbiamo chiesto poi al sottosegretario di farsi carico, nelle more della pubblicazione del regolamento sullo smart working, che ci ha riferito essere alla firma di SMD e di prossima emanazione, di sollecitare quegli Enti che hanno interrotto la modalità agile a ripristinarla immediatamente, fornendo gli strumenti idonei ad espletarla ai lavoratori interessati.

Approfittando dell’occasione abbiamo rappresentato infine al sottosegretario e al vicecapo di Gabinetto l’annosa questione della cassa EI e CC che già da anni ci vede in prima linea al fine di sanare un vuoto normativo che ha creato una palese e vergognosa ingiustizia.

La lista della spesa l’abbiamo consegnata.

Non è la prima volta, non sarà l’ultima.

Il miglior modo per festeggiare i risultati ottenuti fin qui, di cui tra aprile e luglio abbiamo visto e vedremo gli effetti, è continuare a chiedere e a pressare.

È il nostro ruolo.

È il nostro impegno.

Perché per noi il “risultato storico” è sempre quello che dobbiamo ancora raggiungere.

Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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