FRD 2022 – errato importo – Le incongruenze del taglia e cuci: a chi si taglia, a chi si cuce

Si è tenuto oggi il previsto incontro per ridiscutere e sottoscrivere di nuovo l’Accordo sulla ripartizione del fondo risorse decentrate relativo all’anno 2022

Una nuova discussione si è resa infatti obbligatoria dopo che l’Accordo, già sottoscritto il 27 settembre scorso, è tornato indietro dagli Organi Certificatori che hanno validato una somma decisamente inferiore a quella indicata in un  primo  momento  dall’Amministrazione, riducendola da € 64.490.554,58 a € 47.876.413,36 con una differenza di € 17.182.241,22, soltanto minimamente coperta per € 568.100,00 da un piccolo assestamento di bilancio.

Ridurre di quasi 17 milioni un fondo già così esiguo, dopo la catastrofica perdita dei 21.000.000 conquistati nel lontano 2017 da Confintesa e dai lavoratori tutti con la vertenza sul gap economico, sapevamo avrebbe significato dover fare dolorosissimi tagli a tutte le spese che il FRD finanzia.

Eravamo quindi preparati a dover rivedere al ribasso l’accessorio del personale civile della Difesa ma non potevamo essere preparati ad assistere in diretta alla richiesta da parte di tutte le altre OOSS presenti al tavolo (finalmente necessariamente unito per ovvie ragione di tempo) non solo di non spalmare equamente il taglio su tutti i lavoratori ma, al contrario, di gravarlo solo sulla Difesa, aumentando al 5% la percentuale, fissata finora convenzionalmente al 4%, delle risorse sottratte al FRD a favore dell’AID.

Non sono bastate quasi 5 ore di discussione per far cambiare idea a chi ha preteso ed ottenuto dall’Amministrazione di recedere dalla sua iniziale proposta che tagliava proporzionalmente ANCHE le somme destinate all’AID per far fronte agli obblighi imposti da Funzione Pubblica e MEF.

A nulla è valso sottolineare che se l’AID a novembre lamenta una maggiore esigenza rispetto al 4% concordato, per far fronte a prestazioni effettuate dai lavoratori e quindi regolarmente autorizzate, può finanziarle di tasca propria, come già successo anni precedenti.

Confintesa sono anni che chiede che nella Difesa le esigenze dell’Amministrazione siano finanziate dalla stessa e non invece pagate con i soldi del FRD ed ora assistiamo all’assurdo che si sottraggono soldi ad una parte di lavoratori per regalarle non ad altri lavoratori ma addirittura ad un’altra Amministrazione!

A nulla è valso sottolineare che, con un fondo ormai ridotto a lumicino, l’anno prossimo non ci saranno fondi per finanziare gli sviluppi dei 4000 colleghi che sono rimasti fuori dalle ultime due progressioni.

La volontà della maggioranza è Legge e così, con l’occasione data dal rilievo dell’IGOP, mentre si tagliano FUS, performance individuale, performance organizzativa, PPL e PO dei lavoratori della Difesa, si aumenta dal 4% al 5% la percentuale sottratta dal fondo per finanziare l’AID.

Solo la necessità di salvaguardare le speranze di chi aspetta da mesi la possibilità di partecipare agli sviluppi economici e le aspettative dei colleghi di prima area, destinatari anche quest’anno della maggiorazione strappata da Confintesa, ci ha convinto a sottoscrivere comunque questo Accordo così vergognosamente sbilanciato a favore di un’Amministrazione, l’AID, che si è vista regalare senza colpo ferire, quelle somme che avrebbe comunque dovuto tirare fuori per pagare giustamente i suoi lavoratori ma che così si risparmierà perché saranno altri lavoratori a pagarle.

Lo abbiamo detto, lo abbiamo ridetto, abbiamo chiesto ai nostri colleghi delle altre Sigle Sindacali di riflettere su ciò che stavano facendo ma non siamo stati ascoltati.

Chi ci guadagna? Non certo i lavoratori dell’AID che, malgrado siano sempre vergognosamente gli ultimi a percepire le somme dovute, avrebbero comunque preso ugualmente ciò che gli spetta per i servizi resi, come anche confermato dalla Delegazione Trattante durante l’incontro e non certo i dipendenti della Difesa. Ci guadagna solo AID in quanto Amministrazione.

Pensavamo fossero i tavoli separati il problema ma evidentemente sono gli interessi e le priorità ad essere separate.

Non riusciamo davvero a capire questo improvviso desiderio di favorire l’amministrazione AID a discapito dei lavoratori, soprattutto alla luce del fatto che le previste, imminenti assunzioni e stabilizzazioni nell’Agenzia sono state già bandite e finanziate e non avevano bisogno di un ulteriore incentivo.

Seguiremo l’iter dell’Accordo passo passo perché solo la certificazione entro brevissimo tempo consentirà di promulgare il bando per gli sviluppi 2022 e la conclusione delle procedure con la pubblicazione della graduatoria provvisoria entro il 31 dicembre.

Vi aggiorneremo sempre e, come al nostro solito, non mancheremo mai di informarvi su ciò che altri non vogliono dirvi.

#nessundorma

Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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