Incontro con il capo di SME: “Si riconosca la specificità del personale civile”
Si è tenuto oggi il previsto incontro con il Capo di Stato Maggiore Esercito, Generale Serino che, fedele all’impegno preso di incontrare le OO.SS. periodicamente, ha convocato le Rappresentanze Sindacali Nazionali per fare il punto della situazione.
Il Generale, coadiuvato dal suo Staff, ha fornito risposte e chiarimenti su quanto affrontato nel precedente incontro del 6 dicembre anche se, sinceramente, grossi aggiornamenti, a parte le gradite, reiterate assunzioni di impegno, non ne abbiamo potuti registrare.
Si sta lavorando per risolvere le problematiche relative al SIGE, così come si sta lavorando per assicurare ai lavoratori coinvolti in procedure di ristrutturazione la massima serenità rispetto a sede di lavoro, competenze ecc.
Si è rappresentato nelle sedi opportune la necessità di implementare gli organici così come quella di dare corso alle assunzioni programmate.
Sul lavoro agile SME, accogliendo la nostra richiesta, ha già preso netta posizione, anche attraverso lettere inviate agli Enti e direttive nelle quali invita a favorire il più possibile la fruizione dell’Istituto e ci ha invitati a rappresentare eventuali situazioni problematiche che ancora perdurino. Cosa che faremo sicuramente.
Sul fronte delle novità, da segnalare l’istituzione di un tavolo tecnico presso Segredifesa sulle difficoltà e le criticità segnalate rispetto al transito dei militari non idonei. Abbiamo ovviamente chiesto di essere coinvolti in questa iniziativa il prima possibile affinché al tavolo siano rappresentati i lavoratori.
Sulle assunzioni che, seppure in ritardo, si stanno comunque facendo, non abbiamo potuto che ribadire, come ormai facciamo in ogni occasione, che è inutile assumere se poi non si rende appetibile restare, perché quelli che oggi entrano, domani veleggeranno appena possibile verso lidi migliori.
Del resto, perché dovrebbero restare in un Ministero dove ti pagano poco e non ti viene offerta nessuna possibilità di crescita e di carriera? Un Ministero il cui salario accessorio annuo è un decimo degli accessori dei colleghi dello stesso Comparto. Un Ministero in cui siamo arrivati al punto di dover scegliere se continuare a pagare i servizi resi per le esigenze dell’Amministrazione o finanziare le progressioni perché soldi non ce ne sono più. Un Ministero in cui il trattamento di missione, di cui pure si è parlato, è solo una delle tante, dolorose differenze di trattamento economico e giuridico tra la componente civile e la componente militare per la quale, così come per le altre, in realtà, se non si trova uno strumento normativo che ci consenta di aumentare il tetto del FRD, non c’è soluzione.
La nostra richiesta è le spese dell’Amministrazione se le paghi l’Amministrazione e non di continuare a farle pagare al collega della scrivania accanto!
Come non salutare quindi, con rinnovato entusiasmo, l’esternazione del Capo di SME che, ribadendo quanto già affermato il 16 febbraio scorso durante l’audizione presso la 3^ Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato della Repubblica, ha espressamente convenuto che occorre riconoscere la SPECIFICITA’ del personale civile che dovrebbe stare nello stesso comparto dei militari (e quindi non nel comparto Funzioni Centrali).
Un’affermazione che ha fatto impallidire chi da sempre osteggia questa nostra battaglia, ammutolendone alcuni e costringendo altri a improbabili capriole verbali tra “peculiarità” e “particolarità”, pur di prenderne le distanze.
Siamo certi che stavolta nessun “fraintendimento” potrà essere invocato, così come siamo certi che di queste affermazioni del Generale Serino non vi sarà traccia in altri comunicati ma questo non ci sorprende né ci spaventa.
Noi andiamo dritti per la nostra strada, continuando nel percorso che in questi anni ci ha consentito di portare alla ribalta e cominciare ad affrontare il gap economico di cui prima della nostra rivendicazione per la SPECIFICITA’ non c’era traccia.
Il nostro obiettivo? Soldi, dignità e possibilità di carriera. Il nostro strumento? Qualsiasi, purché fattibile. La nostra soluzione preferita? La ripubblicizzazione attraverso l’art.3 del d.lvo 165/2001.
Vi terremo aggiornati
#nessunfraintendimento #nessundorma
Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen