CCNI giuridico: E siamo a 5

E siamo a 5.

5 incontri per non definire nulla!

Anche oggi a Persociv ci siamo ritrovati ad ascoltare chi continua a rimandare la sottoscrizione di ciò che è già una coda dell’accordo 2023/2025.

Nessuna novità quindi, se non che anche sul documento redatto dall’Amministrazione per assecondare i capricci delle OO.SS. maggioritarie, sulle corrette relazioni Sindacali, nonostante esso non sia altro che il duplicato del CCNL, oggi si è avuto da ridire e di nuovo, quindi, l’incontro si è concluso con un nulla di fatto ed il rinvio alla prossima settimana.

Per quanto ci riguarda, continuiamo a denunciare che la pretesa di sottoscrivere la coda del CCNI 2023/2025 condizionandola alla redazione di un documento che nulla aggiunge a quanto già è definito nel CCNL, è pretestuosa.

Pensare poi che tale pretesa sta di fatto negando la possibilità ai lavoratori di fruire di istituti quali la flessibilità in uscita e l’orario multiperiodale è deprimente.

Se poi consideriamo che tale pretesa sta anche rimandando sine die la possibilità di affrontare altre importantissime problematiche che pure erano state messe in calendario, come la mobilità, ci assale davvero la stanchezza e la rabbia.

Questa chiusura di Accordo l’aspettiamo dal CCNL 16/18.

Non è accettabile che si continui a perdere tempo.

Oggi abbiamo chiesto all’Amministrazione di prendere una decisione ed assumersi le proprie responsabilità: si chiuda questa coda contrattuale con chi è disposta a chiuderla e si inizi a lavorare su mobilità e passaggi verticali 2025, modificando gli Organici e pianificando le assunzioni triennali in modo che l’anno prossimo non ci si trovi con l’1% dei posti messi a disposizione per i passaggi da seconda a terza area e lo 0,0% per la costituzione della quarta!

I lavoratori hanno necessità di ricongiungersi con le proprie famiglie, hanno diritto a progressioni di carriera, hanno bisogno di un trattamento economico migliore.

Di tutta l’altra fuffa ne fanno volentieri a meno.

Noi siamo stanchi di essere ostaggio di chi evidentemente ha perso ogni contatto con la base e continua a discutere di massimi sistemi mentre i lavoratori dormono in macchina e fanno fatica a conciliare vita privata e orario di lavoro. Voi?

Unica nota interessante durante l’incontro di oggi è stata la risposta della Delegazione trattante alla domanda di chiarimenti su alcune voci sconsiderate che stanno girando in questi giorni, soprattutto in AID, relativamente ai passaggi verticali dalla prima alla seconda area.

Voci che vaneggiano di dimissioni e perdita di ferie.

Tali voci sono del tutto infondate e la Delegazione Trattante, così come già fatto da AID, lo ha ribadito a chiare lettere.

Resta il dubbio se chi le fa girare sia più incompetente o in malafede. A voi l’ardua sentenza.

Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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