Incontro a Gabdife del 13 dicembre

Il 13 dicembre si è tenuto il previsto incontro con il Sottosegretario Dott. Gianluigi Magri sulle tematiche relative ai segenti argomenti:

Riordino della sanità militare

Schema di decreto di struttura del Segretariato Generale e delle Direzioni Generali

In merito alla sanità militare seguito alla direttiva sul riordino della stessa emanata la scorsa estate si stà procedendo alla chiusura di alcune strutture sanitarie sul territorio nazionale. Tale scelta è motivata dall’eccessivo costo di tali strutture che erano state concepite per erogare servizi ad una popolazione militare prevalentemente di leva. Con la rimodulazione dei contingernti di personale militare dovuta alla soppressione dellla leva le suddette srutture sono state considerate dall’A.D. sovradimenzionate all’attuale utenza e conseguentemente eccessivamente costose.

La nostra preoccupazione senza entrare nel merito del provvedimento non può che essere rivolta ai lavoratori che operano nelle suddette strutture.

Il Sottosgretario si è impegnato a mettere in atto tutte le misure necessarie per prevedere una collocazione del suddetto personale in una sede lavorativa territorialmente favorevole e per alcuni siti che presentano non poche criticità è stato necessario investire l’autorità prefettizia per mettere in atto la conferenza stato regioni e ricollocare il personale sia tecnico sanitario che amministrativo presso altre strutture pubbliche dello stato.

Su questa problematica terremo alta la nostra attenzione.

Relativamente allo schema di decreto dell’area centrale abbiamo espresso le nostre perplessità sulle annesse piante organiche che di fatto non possono, allo stato attuale, recepire le nuove piante organiche presentate alla Funzione Pubblica approntando le dovute compensazioni tra le aree funzionali. Si rammenta, nella proposta inviata alla Funzione Pubblica, si erano operate al massimo le compensazionii necessarie ad evitare un eventuale esubero di personale ed In tale modo si era salvaguardata la posizione organica degli ausiliari e degli addetti.

L’Amministrazione ha rassicurato il tavolo dichiarando che le piante organiche annesse al Decreto Ministeriale di struttura verranno di fatto rimodulate con una modifica, già in fase di studio al regolamento (DPR), tenendo conto di quanto proposto ed inviato alla Funzione Pubblica. Dopo di ciò sara emanato un nuovo schema di Decreto Ministeriale che terrà conto anchesso del nuovo assetto organico e quindi prevederà la collocazione numerica di tutto il personale effettivamente presente nelle aree funzionali. Anche in questo caso abbiamo espresso le nostre perplessità e proccupazionii, anche se questo schema di Decreto Ministeriale discende da un regolamento discusso ed emanato dalla scorsa legislatura e quindi allo stato attuale le dotazioni organiche sono di fatto già superate da quelle inviate ed acquisite dalla Funzione Pubblica.

Abbiamo fatto notare però che le piante organiche compensate tra le aree e inviate alla Funzione Pubblica non sono state ancora formalizzate attraverso il previsto provvedimento normativo e quindi rimaniamo in attesa della formalizzazione delle nuove piante organiche da parte della Funzione Pubblica e del recepimento delle stesse da parte dell’Amministrazione Difesa attraverso il nuovo regolamento.

Per quanto riguarda la revisione dello strumento militare del ministro di Di Paola è noto che il giorno 11 dicembre la camera ha approvato il suddetto disegno di legge delega.

In esito a tale contesto abbiamo chiesto aggiornamenti circa l’accorpamento/spostamento di Persociv, stante l’assemblea cittadina tesa a rappresentare il giusto stato di preoccupazione del personale. Il Dott. Magri ci ha informato che lo studio di fattibilità è attualmente alle valutazioni del Segretariato Generale.

Al contempo si informa che è stato approvato un ordine del giorno presentato dal presidente della Commissione Difesa On. Cirielli che impegna di fatto il ministro Di Paola a non emettere alcun decreto delegato sulle materie relative alla “revisione dello strumento militare” rimandando il tutto alla prossima legislatura.

Inoltre è importante sottolineare che all’interno dell’ordine del giorno si prevede che “l’intero processo di riforma non deve in alcun modo prescindere dal pieno coinvolgimento del COCER e delle OO.SS., cui deve essere riconosciuto un ruolo negoziale per tutte le materie che afferiscono alle loro competenze.”.

Con tale atto inoltre si impegna chi dovra governare a “esercitare la facoltà di prorogare il termine di detta riforma in misura adeguata per evitare che l’impatto del DL 95 (spending review) e quello che si determinerà a seguito dell’adozione del decreto di armonizzazione del regime pensionistico possa rendere l’attuazione della riforma eccessivamente gravosa per il personale militare e civile.”

Vi terremo costantemente informati sugli eventuali futuri sviluppi.

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