FUA 2016 – SVILUPPI ECONOMICI – QUANDO LA MATEMATICA E’ UN’OPINIONE (dal 2° teorema di Pico de Paperis)
Oggi 27 luglio 2016 nuovo incontro sul FUA 2016
Questa mattina abbiamo scoperto come la matematica, al contrario di quanto sempre sostenuto dalla saggezza popolare, sia solo un’opinione.
Dopo aver infatti appreso che 7.000 progressioni sono meglio di 17.000, oggi abbiamo imparato il 2° teorema delle riqualificazioni: la spesa per 17.000 progressioni sul FUA 2016 non è sostenibile ma la stessa spesa tra sei mesi sul FUA 2017, con gli stessi fondi dell’anno precedente, lo sarà per 19.000
Nei fatti ed in sintesi l’Amministrazione, che pochi giorni fa ha ritirato dal tavolo la proposta avanzata da INTESA e da altre sigle autonome di prevedere 16.974 progressioni al 1.1.2016, oggi ci ha informato della nuova formulazione dell’ipotesi messa sul tavolo da altre OO.SS. che prevede 7002 passaggi al 1.1.2016, 12.000 al 1.1.2017 ed addirittura ipoteca il 2018 per le altre eventuali.
Grande il nostro stupore nell’apprendere quindi che noi e le altre OO.SS. di cui sopra, abbiamo praticamente presentato la stessa proposta e ci stavamo già chiedendo dove avevamo sbagliato quando ci siamo accorti del piccolo dettaglio che in realtà rende dissimili le due proposte. Noi 19.000 progressioni (tra riqualificazioni e fondo 1^ area) le proponiamo al 1.1.2016, l’altra proposta è, senza alcuna spiegazione logica, spalmata in due anni.
Nonostante la nuova riforma Madia, il trend degli ultimi anni che ha visto diminuire sensibilmente il FUA anno dopo anno, bloccare le retribuzioni impedendo le progressioni per 6 lunghissimi anni, la logica e la matematica sono piegate alle acrobazie di un tavolo che, pur di salvare la faccia ad alcune oo.ss., stravolgendo quanto abbiamo imparato alle elementari, ci vuole convincere che 19.000 progressioni spalmate in due anni siano più favorevoli di 19.000 in un anno.
Siccome per noi di INTESA la matematica non è affatto un’opinione e nella consapevolezza che ciò che è certo oggi è sempre un’incognita per il futuro, non abbiamo potuto fare altro, confortati per di più dai conti della stessa Amministrazione, che ribadire la nostra proposta di:
- anticipare al 1.1. 2016 le 16.974 progressioni previste;
- prevedere il fondo per compensare economicamente i 1.869 lavoratori di 1^ area che non possono partecipare alle procedure di riqualificazione in attesa di una normativa adeguata;
- programmare per il 1.1.2017 le successive riqualificazioni mancanti.
Discutere dei criteri senza sapere con certezza quanti lavoratori si riqualificheranno non avrebbe avuto senso ma, se anche avessimo voluto, oggi non avremmo comunque potuto farlo visto che l’Amministrazione non ci ha fornito una bozza dei punteggi e dei criteri, che ci dovrà mandare.
Nell’attesa di capire se e come l’Amministrazione abbia recepito i nostri suggerimenti relativi a titoli di studio, anzianità, incarichi e performance abbiamo rilevato un palese errore nella valutazione dei titoli nei quali sono previsti fino a 12 punti in più per servizio presso altre amministrazioni.
Così come è stata formulata, l’ipotesi finirebbe per essere un vantaggio rispetto all’anzianità nella sola difesa la quale è computabile per un massimo di 30 anni.
L’Amministrazione ci ha ringraziato per la segnalazione e ci ha assicurato che provvederà a correggere.
Siamo consapevoli che il tempo è tiranno e che non concludere in tempi brevissimi la contrattazione potrebbe voler dire non poter attivare le procedure di riqualificazione ma non è pensabile sottoscrivere accordi senza aver avuto fisicamente la possibilità di valutarli.
Di questi ritardi e dell’eventuale impossibilità di attivare i percorsi di riqualificazione per il 2016, qualcuno dovrà assumersene le responsabilità.
Per quanto ci riguarda non abbiamo mai avuto una posizione pregiudiziale verso progressioni che interessassero soltanto i 7002 colleghi rimasti al palo nel 2010.
E’ una nostra battaglia e continuerà ad esserlo ma non è pensabile che se ci sono i presupposti, i tempi e soprattutto i fondi certi, per farne da subito 16.974 (più 1.869 economiche per la prima area), non ci si batta per questo.
Ipotecare il futuro e scommettere su un aleatorio aumento del FUA ci preoccupa.
La concreta possibilità che per il 2016 i capricci del tavolo mandino tutto a monte ci ha spinto a chiedere all’Amministrazione di prevedere almeno una clausola di salvaguardia che ci metta al riparo da quello che si sta sempre di più concretizzando come un ritardo irrecuperabile.
Onde scongiurare false aspettative e fare chiarezza su alcune voci infondate che già circolano tra i colleghi, messe tendenziosamente in giro da chi vorrebbe convincerci che fare 7002 progressioni permetterebbe di azzerare il pregresso e ripartire poi tutti insieme alla pari per il 2017, abbiamo voluto chiedere ufficialmente alla dott.ssa Corrado se coloro che si riqualificheranno nel 2016 potranno poi partecipare alle procedure l’anno successivo.
Ovviamente la risposta è stata un categorico NO.
Il contratto prevede infatti che occorra una permanenza almeno biennale nella fascia economica.
Cade così ufficialmente e miseramente l’ultimo falso mito per cui riqualificare solo i 7002 colleghi rimasti al palo nel 2010, sarebbe meglio di 16.974.
Ce ne dispiace per chi pensava che riqualificare oggi solo i 7002 andava a vantaggio degli stessi.
Aspettiamo quindi, ora, la bozza della nuova ipotesi d’accordo e, considerando che il prossimo incontro era già stato fissato con le OO.SS. che ci hanno preceduto al 2 agosto p.v., ci siamo riservati di studiarne criteri, punteggi ed impianto per l’eventuale sottoscrizione.
Abbiamo comunque consegnato all’Amministrazione la nostra proposta (pubblicata in allegato) che, conti della serva alla mano e soprattutto conti dell’Amministrazione alla mano, dimostra che 16.974 progressioni economiche ed un fondo per 1.869 dipendenti della 1^ area, sono concrete e fattibili.
A noi non piace scommettere sul futuribile
Oggi i soldi ci sono e lo abbiamo dimostrato
Ora serve la volontà
FLASH 2016.07.27 n.21 FUA2016 Quando la matematica è un opinione.pdf