SALUTE o LAVORO ATTO SECONDO
Per quanto riguarda il personale, fatte salve le posizioni di coloro i quali operano nella struttura principale sulle quali abbiamo concordato l’attuazione dello smartworking per le attività principali dell’Ente, ci eravamo soffermati nell’incontro del 5 maggio sulla situazione del personale che svolge il servizio di sorveglianza della struttura.
Per un certo periodo ricordiamo che tale personale era stato posto prima in posizione di quarantena come tutti e successivamente in posizione di esenzione, in attesa del nullaosta delle autorità sanitarie locali per il rientro in servizio. In questo secondo periodo il servizio di sorveglianza era stato affidato al personale militare dell’Ente.
Con nostro grande stupore, ma anche del personale interessato, in data 29 aprile la Direzione aveva emesso un atto dispositivo con il quale continuava inspiegabilmente a lasciare il personale addetto alla sorveglianza in posizione di esenzione pur avendo tale personale chiesto la ripresa del servizio anche a seguito del nullaosta delle Autorità Sanitarie Locali. Da qui è scaturito su nostra richiesta l’incontro del 5 maggio nel quale abbiamo appoggiato la richiesta di reintegro del personale di sorveglianza in quella che è di diritto la propria mansione, richiesta che nell’incontro odierno pur con qualche perplessità è stata accolta dall’amministrazione che ha disposto il reintegro del personale a partire dal 18 Maggio.
Esprimiamo grande soddisfazione per un diritto ristabilito grazie alla NOSTRA collaborazione con la RSU locale, una RSU che possiamo dirlo a voce alta è figlia della tenacia da NOI dimostrata a suo tempo, nonostante l’annullamento delle prime elezioni, nell’opera di persuasione di tutto il personale affinchè si proponessero nuove elezioni, nonché del forte contributo dato nella composizione della Commissione fornendo come membro, in assenza di altrui disponibilità, quello che nella prima tornata rappresentava il nostro candidato di punta dimostrando come per NOI fosse prioritaria la formazione della RSU e non il numero di voti.
Per quanto riguarda il protocollo di sicurezza abbiamo apprezzato la condivisione con le OO.SS. e la richiesta di suggerimenti di quella che nasce come una variante al DVR e quindi di principale pertinenza degli agenti demandati alla sicurezza e la salute come previsto dal D.lgs 81/2008, ma che in virtù del protocollo di accordo nazionale siglato in data 15 maggio rappresenta un attività cui sono chiamate a partecipare anche le parti sociali sia nella stesura che nella formazione dei Comitati per l’applicazione e la verifica di tale protocollo.
Come nostro iniziale contributo al protocollo abbiamo chiesto una forte sensibilizzazione di tutto il personale sul rispetto delle misure di sicurezza e tutela della salute con particolare riguardo all’utilizzo dei dispositivi di protezione come disposto dal Capo di SME e al rispetto del numero di persone presenti nei singoli uffici in base alla quadratura degli stessi. Come piccola nota, ma non in termini di importanza, abbiamo chiesto la rimozione dai riferimenti normativi dei protocolli sottoscritti dal Ministro della P.A. con le OO.SS. CGIL, CISL, UIL trattandosi di atti privi di qualsiasi valore giuridico e quindi non vincolanti, chiedendo all’amministrazione di attenersi scrupolosamente al D. L.vo 165/2001 s.m.i. ed ai CCNL vigenti.
Il prossimo incontro, auspichiamo avvenga per la sottoscrizione definitiva ma nel frattempo “NOI” continuiamo a vigilare sia sulla tutela della salute che sul diritto al lavoro di ogni singolo lavoratore.
Il Coordinatore Provinciale Difesa Palermo
Marcello Butticè