Assalto allo Smartworking – Atto Primo

Come tutti sappiamo il D.L. 52 del 22 Aprile all’art. 1 comma 1 aveva prorogato al 31 Luglio le misure del lavoro agile con le stesse modalità e percentuali applicate fino alla data del 30 Aprile, e quanto sopra veniva notificato dalla circolare della Direzione Generale del 29 Aprile.

Il 30 Aprile, a seguito di un “PATTO” sottoscritto tra il Ministro Brunetta e i Sindacati Confederali (CGIL, CISL e UIL), sigle considerate più rappresentative tra mondo pubblico e privato, nel trattare un argomento di principale interesse dell’ambito dei dipendenti Pubblici, dove invece ci sono altre sigle riconosciute come rappresentative, tra le quali appunto Confintesa FP, venivano scardinati 2 capisaldi presenti e futuri dello Smartworking. In quella data infatti veniva pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. N° 56 che  all’art. 1, richiamando il sopracitato “PATTO”, parlando dei precedenti capisaldi, produceva le seguenti modifiche:

  1. primo caposaldo, rimozione dell’obbligo di applicare il lavoro agile almeno al 50% dei dipendenti impiegabili in tale modalità;
  2. secondo caposaldo, la riduzione delle quote del personale destinatario del lavoro agile a regime dal 60% al 15% (con il POLA) e dal 30% al 15 % (in assenza di Pola).

Tralasciando al momento il “PATTO” al ribasso sul POLA, abbiamo subito avvertito la preoccupazione che la rimozione della percentuale minima del 50%, potesse essere interpretata in modo restrittivo dai datori di lavoro. Certi però che questi, come sempre hanno fatto quando si è trattato di modifiche a vantaggio del Personale Civile, attendessero le disposizioni delle SS.AA. tra le quali la Direzione Generale, alla luce di alcuni “RUMORS” provenienti dal personale già nella giornata del Primo Maggio, in data 4 Maggio, in via del tutto preventiva, inviavamo una nota a tutti gli Enti della Provincia di Palermo, mirata a ricordare che qualora fosse stata loro intenzione modificare gli assetti lavorativi precedentemente concordati, sarebbe stato loro dovere, ai sensi dell’art 7 Comma 6 lettera K, convocare le OO.SS.

Nonostante il silenzio dei giorni successivi che poteva essere interpretato come un assenso a quanto da noi scritto, cominciavano a pervenirci diverse segnalazioni dai lavoratori di alcuni Enti, iscritti e non, in considerazione della nostra presenza, a differenza di tutte le altre sigle fatta eccezione per la CISL, in tutti i comitati di controllo e della sottoscrizione di tutti i protocolli siglati a livello locale.

Le segnalazioni pervenute erano le più incredibili, e non possono non essere enunciate.

Al Cerico di Palermo via mail, sulla base di “anticipazioni mediatiche”, alla faccia dell’attesa delle disposizioni delle SS.AA., veniva preannunciato il termine dello smartworking in data 14 Giugno per tutto il personale civile (anche fragili), salvo un dietrofront quasi immediato, sempre via mail del quale ci risparmiamo le “giustificazioni”, legato probabilmente alla nostra lettera scritta proprio quel pomeriggio e del nostro intervento presso la Rsu.

Al 46° Rgt trasmissioni e all’ 11° Reparto Infrastrutture, senza alcuna contrattazione ne tantomeno informazione sindacale quasi tutto il personale (fatta eccezione per i lavoratori fragili) veniva richiamato in presenza su 5 giorni annullando di fatto l’impiego in modalità agile, e la conseguente tutela della salute senza minimamente considerare situazioni quali personale titolare di Legge 104 art. 3 comma 3,

personale over 60 con patologie, personale proveniente da Comuni con livello di rischio ancora alto o ancora personale che impiega mezzi pubblici per recarsi al lavoro, tutte situazioni attenzionate nel Protocollo di Accordo Nazionale ad oggi vigente.

Il tutto avveniva mentre la Sicilia continuava a essere ZONA ARANCIONE e senza che il personale avesse concluso la profilassi vaccinale (2^ dose), nonostante tra l’altro nel frattempo sopraggiungesse, per fortuna pensavamo, una nuova circolare della Direzione Generale in data 10 Maggio, che oltre a ribadire i 2 punti sopracitati, sottolineava come il legislatore, pur avendo fornito una maggiore flessibilità alle amministrazioni rimuovendo il vincolo del 50%, consentisse loro di proseguire nel ricorso al lavoro agile semplificato, stante il permanere della fase emergenziale, che rende necessario continuare ad assicurare, anche con tale misura, la tutela della salute ed il contenimento del contagio.

Al perdurare di questa posizione da parte dei Direttori di questi Enti, stimolati attraverso gli stessi dipendenti, un dubbio ci assaliva, anche a seguito della lettura di una nota (CHE VI INVITIAMO AD ANDARE A LEGGERE), che CGIL, CISL, UIL inviavano in data 11 Maggio alla Direzione Generale e per conoscenza al Capo di Gabinetto del Ministro nonché a SGD, SMD, e tutti gli Stati Maggiori di Forza Armata nella quale attribuivano al Direttore Generale, nella circolare del 10 Maggio, la tendenza a disporre il rientro in servizio e in presenza della stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori della difesa collocati in lavoro agile, cosa che se confermata giustificava il comportamento di questi Enti, pur non avendo attivato la prevista Contrattazione.

Follia, pensiamo, mentre andiamo alla ricerca di questa circolare che è la stessa sopracitata, ma pur rileggendola più volte, non riusciamo a leggere nulla di quanto affermato dalle citate OO.SS., alle quali arriva prontamente in data 14 Maggio la DURA e SONORA risposta della Direzione Generale (VI INVITIAMO A LEGGERE ANCHE QUELLA), che oltre a smentire le accuse mosse verso un Direttore Generale che in questo periodo ha contribuito con le Circolari che seguivano le numerose innovazioni normative a “ILLUMINARE” i nostri Dirigenti, evidenziava nella stessa il dispiacere per il mancato apprezzamento da parte delle stesse OO.SS. della Circolare in materia di permessi per Vaccini, che evitava l’uso di permessi personali, quindi a beneficio del personale, nella giornata del vaccino effettuato presso strutture dell’Amministrazione difesa.

Una nota positiva arriva invece dalla Direzione della Serimant di Palermo che convocate le parti sociali, nel rispetto del CCNL, ha concordato il proseguimento dello smartworking nella misura di 2 giorni settimanali, sulla falsa riga della Direzione Generale l’attivazione per i lavoratori fragili, a cura del Medico Competente, delle procedure in materia di Sorveglianza Sanitaria eccezionale ex art. 83 D.L. 34/2020 previste fino al 31 Luglio, al fine di poter valutare eventuale modalità di impiego in presenza di questa categoria di lavoratori.

Nel secondo atto vi aggiorneremo sulla battaglia che stiamo conducendo per la resistenza di 2 Direzioni che evidentemente hanno qualche difficoltà di interpretazione delle norme nonostante risultino abbastanza chiare. Rimanete sintonizzati

#NESSUNDORMA

Il Coordinatore Provinciale Difesa Palermo

Marcello Butticè

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