CCNI 2021-2023: UN ALTRO PICCOLO, GRANDE PASSO

Abbiamo sottoscritto in data di ieri, 8 luglio 2021, l’ipotesi d’accordo sul CCNI 2021-2023.

Lo abbiamo sottoscritto perché non si poteva non sottoscrivere un accordo che finalmente, dopo 5 lunghi anni di battaglia, ci vede infine riconosciuto il diritto di proporre quel famoso ristoro per il personale della prima area che, ALMENO ECONOMICAMENTE, lo indennizzi della mancata, attuale, possibilità giuridica di accedere alle progressioni.

Lo abbiamo sottoscritto perché non si buttano al vento 10.352 sviluppi economici e lo abbiamo sottoscritto perché, nonostante non ci piaccia la pioggia, c’è finalmente anche un’ombra di valorizzazione per i nostri funzionari che non sono da meno di nessun altro funzionario del Comparto!

Certo, sarebbe stato facile denunciarne i grossissimi limiti e non sottoscrivere, fidando nel fatto che “tanto sottoscrivono gli altri” ma è un tipo di propaganda che non ci si addice. La nostra firma per noi ha un valore, così come la nostra faccia.

Resta l’amaro in bocca per un fondo prima area riconosciuto nell’ipotesi d’accordo con 5 anni di ritardo per l’ostracismo delle altre Sigle e il disappunto di vedere più di 17.000.000 di euro sottratti al FUS di tutti per retribuire particolari posizioni ed attività che, essendo prestate per le esigenze specifiche dell’Amministrazione, non dovrebbero essere pagate con i soldi dei lavoratori e soprattutto non dovrebbero lievitare in un crescendo di numeri e fattispecie che è arrivato ormai a mangiarsi quasi il 25% dell’intero FRD!

Avevamo indicato la strada: pretendere che queste prestazioni vengano pagate dall’Amministrazione e non dai lavoratori (17.000.000 / 21.069 = 806 euro!) ma evidentemente per altre OO.SS. questa strada è più difficile e sicuramente meno redditizia, dal punto di vista del consenso, rispetto all’inventarsi sempre più tipologie di indennità che accontentino l’amico dell’amico, tanto paga Pantalone! Ma non sarà Pantalone a pagare se a forza di erodere somme dal FRD per istituire nuove indennità, non ci saranno fondi l’anno prossimo per confermare il fondo prima area o per proseguire con gli sviluppi per quel 50% di lavoratori che rimarranno al palo nel 2021!

Ce ne dispiace, quindi, certo! Ma è certo anche che non demorderemo e continueremo ad indicare la nostra strada in ogni sede consentita!

Ce ne dispiace così come ci è dispiaciuto assistere alla pantomima, da parte dell’Amministrazione, dei “refusi” ma non rinunceremo all’indennizzo prima area e agli sviluppi solo perché la nostra voce fuori dal coro è in minoranza e non ci ha consentito di essere ascoltati fino in fondo.

Oggi festeggiamo comunque il coronamento di una lunga vertenza, condotta contro tutto e tutti, sul fondo prima area e la possibilità di riavviare 10.352 sviluppi grazie ai fondi strappati all’ultima legge di Bilancio. Sul resto non stenderemo però alcun velo pietoso e continueremo a denunciare quello che non ci sta bene finché non avremo, grazie ai nostri iscritti, la forza contrattuale di imporci ad un’Amministrazione più attenta al maggior consenso che non alla tutela reale dei lavoratori.

SI RIPARTE CON GLI SVILUPPI – SI PARTE CON IL FONDO PRIMA AREA

IN 5 ANNI ABBIAMO OTTENUTO DI VERSARE SUL FONDO RISORSE DECENTRATE 21.000.000 L’ANNO DALLA PINOTTI E 50.000.000 DA GUERINI

È POCO? E’ TANTO? DECIDETELO VOI.

NOI INTANTO PENSIAMO, UN PASSO ALLA VOLTA, AD ANDARE AVANTI!

#nessundorma

Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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