Secondo incontro con il Capo di SME, gen. Pietro Serino
Si è tenuta il 6 dicembre 2022 quella che si avvia a diventare una buona consuetudine e cioè l’incontro periodico con il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Pietro Serino per fare il punto delle problematiche e confrontarsi sulle soluzioni relative agli enti di area SME.
Come Confintesa abbiamo cominciato il nostro intervento con l’amara constatazione che dall’ultima volta che ci eravamo incontrati ed in cui avevamo sottolineato l’urgenza di recuperare i 21.000.000 conquistati nel 2017 e non finanziati per il 2022, non solo non abbiamo avuto notizie di alcun intervento serio per inserirli nella legge di bilancio 2023 ma dobbiamo oggi registrare un ulteriore impoverimento del FRD, a seguito del rilievo dell’IGOP che ha rideterminato la somma assegnata al Ministero della Difesa riducendola di 17.000.000.
Abbiamo quindi riproposto con forza la necessità di rimpinguare un fondo ormai ridotto al lumicino che, se non si recupereranno almeno i 21.000.000, l’anno prossimo ci porrà davanti alla drammatica scelta tra assicurare turni, reperibilità e ppl o permettere a chi è rimasto fuori dagli sviluppi 2021 e 2022 di progredire economicamente. Abbiamo ribadito ancora una volta che davanti a questo bivio la soluzione è che gli istituiti e le attività svolte nell’interesse dell’Amministrazione se le paghi l’Amministrazione e non vengano sottratte all’accessorio dei colleghi.
Come secondo argomento abbiamo voluto riparlare del PIAO e della necessità da parte di tutti gli organi programmatori di presentare a SMD un fabbisogno assunzionale entro il 31 gennaio p.v. che permetta di poter realizzare i passaggi verticali tra le aree che, se non si chiederà di assumere un numero congruo di personale, resterà di nuovo una mera possibilità sulla carta. Il Gen. Serino ci ha informato di aver comunicato a SMD un’esigenza di 10.000 unità. Abbiamo quindi insistito sulla necessità di accelerare i tempi perché è fondamentale che tale richiesta sia formalizzata al più presto per non sforare il termine del 31 gennaio.
A proposito di assunzioni e collegati alle carenze organiche, l’annoso dramma della mobilità sparita dai radar del Dicastero e l’assurdità dei comandi negati, abbiamo evidenziato al gen. Serino che il comando è diventato l’unico istituto che possa sopperire alla vergognosa impossibilità di ottenere un trasferimento a causa di un protocollo di mobilità sottoscritto da tutte le altre OOSS ma non da Confintesa, che di fatto ha immobilizzato a chilometri da casa lavoratori spesso afflitti anche da patologie invalidanti e bisognosi di avvicinarsi ai propri affetti. Il Capo di SME ci ha assicurato che i comandi presso l’AID saranno tutti rinnovati mentre per quelli presso altre Amministrazioni verrà avviata una valutazione caso per caso per assicurare alle situazioni da noi prospettate una rapida soluzione.
Infine abbiamo affrontato il discorso dello smart working negato. In principio di riunione il Generale aveva annunciato di avere fornito più di 5000 VPN agli Enti dell’area SME e quindi di non aver problemi a continuare un’esperienza di lavoro prevista dalla Legge ed ora anche dal CCNL. Abbiamo informato il Capo di SME che allora qualcosa non quadra perché moltissimi Enti hanno sospeso e negato lo smart working nascondendosi dietro l’impossibilità di fruire di VPN negate, a loro dire, da SME. Il Generale ci ha assicurato che pubblicherà al più presto una circolare con la quale impartire disposizioni per favorire la fruizione del lavoro agile e far soprattutto emergere le problematiche e le criticità legate all’eventuale atteggiamento negazionista di alcuni Comandanti.
Nel sottolineare il clima di ascolto e costruttivo confronto, restiamo in attesa del prossimo incontro con l’aspettativa di poter continuare in questo percorso di fattiva collaborazione teso a risolvere problemi ed ottenere risultati a vantaggio di tutti, lavoratori ed Amministrazione.
Coordinamento Nazionale Difesa
Alessandro Coen
Franco Chini