Lettera al Ministro – proposta di provvedimento fondi per il personale civile
Per rimpinguare il FRD, finché restiamo nel CCNL, c’è bisogno di idee, proposte, soluzioni compatibili con la nostra condizione di contrattualizzati.
Dopo l’aumento dell’Indennità di Amministrazione, abbiamo ora elaborato un’altra proposta normativa, che non incorrerebbe nella mannaia di FP e MEF.
Pubblichiamo di seguito la lettera con la proposta normativa inviata oggi al Ministro della Difesa On. Guido Crosetto.
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A Ministro della Difesa
On. Guido Crosetto
E p.c. Sottosegretario di Stato alla Difesa
On. Matteo Perego di Cremnago
Vice Capo di Gabinetto Civile
Dott. Francesco Rammairone
Spettabile Ministro,
sono ormai due anni che questa O.S. ribadisce, in tutti i tavoli di confronto, la necessità di ripristinare il finanziamento ottenuto per il personale civile della Difesa di 21.000.000, autorizzati con la Legge di Bilancio 27.12.2017, n. 205, art. 1, comma 590 per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020, rifinanziati per l’anno 2021 con la Legge di Bilancio 27.12.2019, n. 160, art. 1, comma 134, lett. A) e b) e poi spariti ma oggi, alla luce dei numeri di un fondo Risorse Decentrate ormai ridotto al lumicino, quei 21.000.000 non bastano neanche più e ci costringerebbero comunque a scegliere se continuare ad assicurare tutte quelle prestazioni necessarie all’Amministrazione o dare una boccata di ossigeno ai lavoratori attraverso gli sviluppi economici.
È per questo che, in attesa che si concretizzi il tavolo di lavoro da noi chiesto sulla possibilità di uscire dal CCNL col ricorso all’art.3 del D.Lgs 165/2001, occorre trovare uno strumento normativo che possa finanziare, integrando il FRD, turni, reperibilità, particolari posizioni di lavoro e posizioni organizzative che oggi, invece, gravano sulle spalle dei lavoratori, approfittando anche delle grandi opportunità date dal PNRR.
A tal fine, Le sottoponiamo il testo in allegato, chiedendoLe di veicolarlo nelle sedi opportune affinché possa essere recepito nel primo provvedimento normativo utile, per fare in modo che, oltre ai 21.000.000 spariti, possano essere versate sul fondo, in deroga al limite di cui all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25.5.2017, n. 75, le risorse necessarie a garantire il proseguo di tutti quei servizi prestati in favore dell’Amministrazione e a supporto dello strumento militare, così importanti e delicati soprattutto in questo particolare momento storico.
Certi della Sua attenzione,
distinti saluti
Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen
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Proposta di provvedimento
1. In considerazione della accresciuta complessità delle funzioni e dei compiti assegnati al Ministero della Difesa a causa dell’attuale contesto emergenziale in materia di sicurezza e della necessità di assicurare tutti quei servizi prestati dai lavoratori civili della Difesa in supporto dello strumento militare, tra cui turni, reperibilità e ppl, è autorizzata la spesa di 15 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023, da destinare all’incremento del Fondo Risorse Decentrate del personale civile non dirigenziale, in deroga al limite di cui all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75.
2. Per gli anni 2023-2026, al fine di assicurare la funzionalità del Ministero in relazione anche alla realizzazione degli interventi di competenza finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR, è riconosciuta al personale civile del Ministero della Difesa, per il maggiore impegno richiesto nonché per le attività svolte in aggiunta a quelle istituzionalmente previste, una indennità una tantum nel limite di spesa di 8 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 23 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026 e di 15 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027, si provvede:
– per 15 milioni di euro annui a decorrere dal 2023, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023/2025, nell’ambito del programma “Fondi di riserva e speciali” della missione “Fondi da ripartire” dello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’anno 2023 allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero della Difesa.
– per 8 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026 mediante corrispondente utilizzo del fondo di parte corrente iscritto nello stato di previsione del Ministero della Difesa, ai sensi dell’art. 34-ter, comma 5, della Legge 31 dicembre 2009, n. 196.
4. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.