REGOLAMENTO LAVORO AGILE: ANCORA NON CI SIAMO

Si è tenuto stamattina il previsto, ennesimo, inconcludente, deludente incontro a Persociv con la Delegazione Trattante sul Regolamento per lo smart working.

Nelle sedute precedenti ci era stato raccontato che la preclusione dell’Amministrazione a prevedere almeno 8 giorni al mese in modalità agile per i lavoratori della Difesa, era dettata dalla preoccupazione che un minimo di due giorni a settimana fissato dall’alto, avrebbe tagliato fuori dalla possibilità di accedere allo smart working tutti quei lavoratori la cui attività smartabile non ne giustificherebbe che uno.

Nell’ottica del confronto e della collaborazione ma soprattutto nell’ottica di addivenire al più presto ad un testo condiviso che non consenta più ai vari Enti di nascondersi dietro la mancanza di un Regolamento per non attuare il lavoro agile, Confintesa ha quindi cercato e trovato la soluzione ad una obiezione che sembrava sensata e l’ha inviata, con nota scritta prima dell’incontro di oggi, conciliando le nostre esigenze di mettere un paletto di almeno 8 giorni, con le esigenze dell’Amministrazione di lasciarsi una via di uscita per quei lavoratori che non abbiano un’attività smartabile che consente di lavorare da remoto per due giorni a settimana. L’incontro di oggi però ha evidenziato che le preoccupazioni accampate dall’Amministrazione erano solo un pretesto visto che, nonostante avessimo fornito la soluzione, le posizioni della Delegazione trattante non sono cambiate e nel testo presentato oggi al tavolo si è continuato a parlare di “almeno un giorno a settimana”.

Anche i criteri di priorità, che per noi devono essere applicati esclusivamente per aumentare il limite minimo di due giorni a settimana, sono rimasti nel testo presentatoci, quali motivi per stilare graduatorie ed escludere qualcuno, nel caso di improbabili quanto non meglio definiti “problemi organizzativi”.

Inutile dire che, a prescindere dalle virgole cambiate, il fatto che con questo Regolamento si continui a veicolare il concetto che il lavoro agile è una concessione a totale discrezione del dirigente, che gli eventuali problemi organizzativi dell’Ente possano precludere un diritto contrattuale a questo o quel lavoratore, che il lavoro da remoto venga assimilato all’assenza e che si parli di 4 giorni al mese, non ci ha permesso di condividere un testo che conferma come anche in materia di smart working, il Ministero della Difesa si avvia a guadagnarsi il titolo dell’ultimo tra gli ultimi ma non lo farà con il nostro assenso.

Vi terremo aggiornati

#nessundorma

Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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