Confintesa chiede a Persociv di utilizzare lo smart working per ridurre i rischi in caso di calamità naturale
In attesa di rivedere il Regolamento per cancellare quell’ambiguo “indicativamente” che tanti problemi sta comportando, capovolgiamo a nostro favore la discrezionalità riconosciuta ai dirigenti nell’applicazione del lavoro agile.
In assenza nel CCNL di un istituto che tuteli i lavoratori in occasione di eventi calamitosi, allerte meteo ecc, si faccia ricorso allo smart working.
Pubblichiamo di seguito la lettera inviata alla Direzione Generale per il personale civile.
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A MINISTERO DELLA DIFESA
Direzione Generale per il Personale Civile
Dott. Lorenzo Marchesi
OGGETTO: applicazione del lavoro agile in caso di allerta meteo ed altro
come certo Lei ricorderà, questa O.S. non ha condiviso il Regolamento sul lavoro agile recentemente adottato dalla Difesa, criticandone in primis l’ampia, a nostro avviso troppa, discrezionalità riconosciuta ai Dirigenti. I dati in nostro possesso confermano oggi che in molti Enti, approfittando della formulazione “indicativamente due giorni”, molti Direttori e Comandanti hanno ben inteso che non vuol dire “due giorni” e hanno ridotto ad uno, quando non a zero, le giornate di smart working.
L’approssimarsi della stagione invernale con le prime allerte meteo ed i ricordi ancora freschi delle tragedie vissute l’anno scorso, ci spingono oggi a formulare, nelle more del previsto riesame del Regolamento, una nuova, urgente richiesta.
Durante l’ultima contrattazione all’ARAN per il comparto Funzioni Centrali, Confintesa FP chiese, tra le altre cose, di prevedere un nuovo istituto che coprisse le emergenze impreviste, come possono essere un’alluvione, un incendio, un crollo. La proposta non ebbe seguito e tuttora non esiste nel CCNL una fattispecie che tuteli i dipendenti pubblici in queste situazioni. In compenso esiste un istituto, quello del lavoro agile, che sicuramente potrebbe essere utilizzato in situazioni di questo genere per attenuare i disagi ed i pericoli connessi agli spostamenti.
Fatte queste premesse e dando per scontato che stiamo parlando di lavoro agile e non di giornate di vacanza, nell’attesa di rivedere il Regolamento, Le chiediamo di invitare ufficialmente i Direttori degli Enti a valutare la possibilità di ricorrere al lavoro agile, in quelle giornate in cui venga disposta dai Comuni interessati, su avviso della Protezione Civile, un’allerta meteo da Arancione in su o altri tipi di allerta atti a prevenire calamità varie.
Siamo sicuri che la sicurezza dei lavoratori e la prevenzione di possibili tragedie stiano a cuore a Lei come a noi e restiamo in attesa di un positivo riscontro.
Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen