AID: saltano le progressioni economiche 2023 – confintesa scrive al ministro crosetto affinché si provi una soluzione

Nonostante i nostri appelli a fare in fretta, i rilievi mossi dagli Organi Certificatori ad una Ipotesi di Accordo inviata ormai a ridosso della fine dell’anno fanno saltare gli sviluppi economici per i lavoratori dell’AID.
Confintesa scrive al Ministro della Difesa affinché si tenti l’ultima carta.
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Al      Ministro della Difesa
On. Guido Crosetto

E p.c.      Sottosegretario di Stato alla Difesa
On. Matteo Perego di Cremnago

Vice Capo di Gabinetto Civile
Dott. Francesco Rammairone

Agenzia Industrie Difesa
Dott.sa Fiammetta Salmoni

Onorevole Ministro,

certi del Suo interessamento, siamo qui a chiedere un Suo autorevole intervento affinché quanto sta accadendo in AID per la somma di diversi fattori, tra cui l’evidente inadeguatezza dei precedenti vertici dell’Agenzia Industrie Difesa, trovi una soluzione.

Come abbiamo avuto modo di manifestarLe altre volte, Lei ormai è al corrente che i civili della Difesa sono da anni gli ultimi, in tema di trattamento economico e di carriera, di tutto il Comparto Funzioni Centrali.

Gli unici aumenti economici a cui da anni i lavoratori hanno potuto aspirare sono i cosiddetti “sviluppi economici” all’interno della stessa area e finanziati con il proprio Fondo Risorse Decentrate.

Si tratta, come Lei certo sa, di poche decine di euro mensili che vengono riconosciute al massimo al 50% degli aventi diritto, attraverso la partecipazione a graduatorie di titoli e merito, e che vengono spostate dal trattamento accessorio, al trattamento fisso.

Nonostante la diabolicità del meccanismo, poter comunque accedere alle suddette graduatorie, soprattutto per chi è prossimo alla pensione, è l’unico traguardo a cui aspirare e quindi comprenderà bene come quanto sta succedendo in Agenzia Industrie Difesa sia assolutamente vissuto dai lavoratori come l’ennesimo schiaffo ad una vita di dedizione e sacrificio.

E’ notizia infatti di questi giorni che il CCNI per la distribuzione del FRD 2023, all’interno del quale erano anche previsti 139 sviluppi economici per altrettanti lavoratori, sottoscritto in AID soltanto il 12 dicembre 2023, è stato oggetto di rilievo, per altri aspetti, da parte degli Organi certificatori e quindi, a prescindere dal fatto che ci si adegui ai rilievi, l’IGOP sostiene che comunque non si potrà dare seguito alle graduatorie provvisore degli sviluppi economici con decorrenza 1.1.23 perché il CCNI non risulterà certificato entro il 31.12.2023.

Siamo consapevoli come sia inutile oggi rimarcare quanto sia stato irresponsabile ridursi al 12 dicembre 2023 per sottoscrivere il CCNI, così come sia inutile recriminare su quanto a nulla siano valsi i ripetuti appelli e le ripetute lettere di sollecito che questa O.S. aveva più volte indirizzato ai vertici dell’AID.

Per le recriminazioni e le valutazioni che Lei vorrà fare in merito alle responsabilità dei vertici dell’AID siamo sicuri che avrà modo e tempo.

Quello che ci preme ora invece è chiedere un Suo autorevole intervento presso l’IGOP e gli Organi Certificatori affinché le procedure per gli sviluppi economici previsti nel CCNI 2023 oggetto di rilievo, possano essere considerate comunque valide “nelle more della certificazione” di un’ipotesi del CCNI comunque sottoscritta ed inviata nei tempi dovuti.

È infatti inconcepibile che i ritardi, la superficialità e la leggerezza di chi dovrebbe tutelare ed avere a cuore gli interessi dei propri dipendenti, ricadano per l’ennesima volta su lavoratori che, ricordiamolo, soltanto poco tempo fa sono stati additati da tutto il mondo come eroi della Pandemia, mentre contribuivano con il proprio lavoro a salvare vite e mandare avanti l’Amministrazione.

Certi del Suo interessamento, distinti saluti.

Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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