INCONTRO A MARISTAT SUI TRANSITI – LE PERSONE NON SONO NUMERI

Si è tenuto il 14 marzo 2024 il previsto incontro con i vertici dello Stato Maggiore Marina che ci hanno convocato per informarci che il fenomeno del transito dei militari provenienti dai ruoli della Marina Militare ha ormai raggiunto numeri insostenibili per la sopravvivenza stessa della Forza Armata, rappresentando quasi il 60% dei transiti totali, con un ritmo che è passato dai 38 del 2003 ai 503 del 2023.

Come Confintesa FP Difesa abbiamo ribadito che, nonostante ci abbiano convocato a “bubbone scoppiato”, senza che mai fossimo stati coinvolti dopo le prime discussioni sulle tabelle di transito e neanche quando hanno ulteriormente implementato il mostro da loro stessi creato, estendendolo ai VFP4, non è mai troppo tardi per avere un confronto e cercare soluzioni.

Inutile sottolineare che, secondo noi, se dalla Marina transitano numeri così imponenti e così distanti dalle altre Forze Armate, qualche domanda in più su quali siano i motivi a monte dei transiti, sarebbe importante farsela.

Inaccettabile, inoltre, poter anche solo supporre che si venga riconosciuti inidonei al servizio per motivi di salute da una CMO senza che questo poi dia assicurazione a chi ha perso la salute al servizio dello Stato di ricevere tutte le tutele possibili, prima tra tutte, quella di poter condurre una vita dignitosa confortata dall’affetto e dal sostegno delle persone care.

Le difficoltà a gestire un fenomeno ormai inarrestabile, non può certo trovare giovamento nell’applicazione di una circolare che antepone le esigenze funzionali della Marina alle esigenze dei lavoratori e che ha sollevato molti dubbi sul possibile uso deterrente, se non addirittura punitivo, delle sedi di assegnazione. Primo presupposto, quindi, per noi di Confintesa FP Difesa per qualsiasi confronto produttivo, è la correzione della circolare n. 51229 del 25/07/2023 affinché siano uniformati i criteri della Marina a quelli degli altri OO.PP.

Ovviamente questo è solo un primo, urgente, correttivo per un fenomeno altamente complesso.

È indispensabile, infatti, l’istituzione di quel tavolo tecnico sui transiti da noi chiesto più e più volte in questi anni sul quale portare le istanze e le problematiche dei lavoratori.

Per quanto riguarda specificatamente la sola Marina Militare, le proposte fatte da Confintesa FP Difesa sono quelle già note, scritte e preannunciate e si riassumono in:

–       Uniformare i criteri della circolare a quelli degli altri Organi Programmatori;

–       Riaprire le tabelle organiche delle Capitanerie di Porto ai civili della Difesa;

–       inserire nei verbali delle CMO la percentuale di invalidità.

Ma è ovvio che le soluzioni vanno cercate molto più in alto che non a MARISTATI e abbiamo approfittato dell’occasione per ribadirle.

Ci vogliono infatti soluzioni politiche a cui, però, la Marina Militare può dare il suo sostegno, nel limite delle sue competenze, in tutte le sedi opportune.

Prima fra tutte, quella di riconoscere il diritto a chi ha perso la salute al servizio dello Stato di conservare la Divisa ed essere adibito a mansioni amministrative o di formazione.

In subordine, quella che da anni indichiamo come possibile, immediata, risolutiva strada e cioè di aprire il transito verso tutta la Pubblica Amministrazione.

Il transito verso il ruolo civile deve tornare ad essere una tutela per chi transita ed una risorsa per l’Amministrazione e questo si realizza solo assicurando a chi transita la possibilità di essere effettivamente impiegato in un lavoro appagante, in una condizione di vita dignitosa.

In attesa di rivedere la circolare, abbiamo strappato la promessa da parte del Comandante Giurelli di stoppare i contratti in itinere per approfondire la possibilità di dare seguito alla nostra richiesta di uniformarne i criteri e l’impegno a rivedersi presto per continuare questo percorso di confronto.

Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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