SIAMO ALLE SOLITE CALIMERO! Nonostante i risultati già raggiunti, c’è sempre chi pensa che chiedere è inutile, salvo poi prendersi i meriti di ciò che si ottiene
Si è tenuto oggi, 18 aprile, il previsto incontro con il CaSMM e gli alti vertici della Marina.
Sul tavolo molti argomenti, legati a nostro avviso da un unico grande imperativo: soldi, dignità lavorativa e aspettative di carriera e quindi, come ormai nostra abitudine, abbiamo approfittato della riunione per ribadire tutte le nostre posizioni perché consapevoli che in questa partita ognuno può e deve fare il suo se si vuole andare a dama.
CONCORSI: Nel nostro intervento abbiamo posto l’accento sia sull’esagerata difficoltà di alcune prove d’esame che hanno portato all’assurdità di non coprire con gli idonei agli scritti, neanche il numero dei posti messi a concorso, sia sulla necessità di bandire concorsi regionali anziché nazionali, sia sull’infelice scelta da parte dell’Amministrazione di ricorrere a bandi di concorso per coprire posti che sono spesso agognati da anni da chi non riesce a spostarsi da una Regione ad un’altra per la mancanza di un bando di mobilità che ormai da troppo tempo si è incapaci di bandire.
Che il protocollo sulla mobilità sia stato un madornale disastro ormai è acclarato e chiaro anche a tutte quelle OO.SS. che lo sottoscrissero all’epoca con tanta soddisfazione mentre noi lo contestavamo. Che abbiano il coraggio ora di chiedere scusa e ci si rimbocchi le maniche per restituire ai lavoratori il diritto a trasferirsi da un Ente ad un altro.
SYLLABUS: che come CONFINTESA ormai siamo stanchi di dover sempre dividere gli oneri con gli altri dipendenti del Comparto ma mai gli onori è Storia.
Siamo consapevoli che finché restiamo nello stesso calderone degli altri Ministeri abbiamo le mani legate.
L’incontro con il CaSMM è stato quindi l’ennesima occasione per ribadire che la SPECIFICITA’ dei civili della Difesa, con la molteplicità di professionalità esistenti, soprattutto tecniche, pretenderebbe che il Syllabus fosse solo un’opportunità e non una condicio sine qua non per ottenere il massimo sulla scheda della performance. Purtroppo anche in questa occasione dobbiamo riferire di aver registrato a questo proposito una maggiore comprensione da parte dell’Amministrazione che non da parte dei colleghi delle altre OO.SS. che, pur appellandosi all’atipicità, alla peculiarità, alla diversità ecc dei civili della Difesa, continuano nel concreto a non fare nulla per farla valere.
Visto, quindi, che il Syllabus voluto dalla FP, almeno per ora ce lo dobbiamo tenere, abbiamo chiesto che almeno si faccia in modo di sensibilizzare i vari Dirigenti sparsi sul territorio a comprendere che siamo in una fase sperimentale, che non si può penalizzare chi con i PC non ha nulla a che fare, che occorre evitare di dare un peso alla formazione che influenzi troppo il punteggio finale della performance e che tale peso sia omogeneo per tutti e non, come sta accadendo oggi, a macchia di leopardo su tutto il territorio, affidato all’interpretazione più o meno creativa del dirigente di turno.
PIANO INDUSTRIALE: siamo stati lieti di sentire per bocca dell’Ammiraglio Credentino e dell’Ammiraglio Giurelli la rassicurazione che nessuna chiusura è in programma per alcun Ente della Marina Militare e che qualsiasi processo di ristrutturazione o cambiamento non toccherà mai alcun posto di lavoro ma anzi ne potrà assicurare altri per le economie locali.
Come abbiamo già detto anche al Ministro Crosetto in altra occasione, abbiamo comunque ribadito che per alzare il livello, non basta pensare di assumere specialisti e personale altamente qualificato se poi non riusciamo a fidelizzarli al Ministero con un trattamento economico appropriato ed una speranza di carriera adeguata.
PERSONALE TRANSITATO E TRANSITI: la nostra posizione è ormai nota. Lo denunciamo da anni: quella che è nata come una tutela, si è trasformata nel tempo in un dramma.
L’unico strumento per mitigare le conseguenze di un transito che genera più problemi di quelli che vorrebbe sanare, è aprire verso le altre Amministrazioni, in primis verso le Capitanerie di Porto. Sulla possibilità, da noi sempre ventilata come altra possibile soluzione, di prevedere una sorta di “semiinidoneità” che precluda l’imbarco ma non altri incarichi di supporto o formazione, l’Ammiraglio Giurelli ha spiegato che la Marina, a differenza di Aeronautica ed Esercito, non prevede in organico che una piccola percentuale di personale non operativo e che quindi la semiinidoneità non è una strada percorribile. La buona novella invece è che abbiamo chiesto direttamente all’Ammiraglio Credentino, visto che i gradi di scopertura delle varie regioni lo permetterebbero, di assicurarci che ciò che è stato invece scritto nella circolare del 25 luglio 2023 sia superato e che se c’è scopertura, si venga destinati nella sede più vicina a dove si era impiegati, ricevendo dal CaSMM assicurazione della Sua attenzione alla problematica che per i profili tecnici è meno grave ma si deve trovare il modo di migliorarla anche per i profili amministrativi.
SUPERAMENTO DEL TETTO E AUMENTO FRD: In chiusura di intervento siamo tornati al punto principale e cioè alla necessità di uno sforzo congiunto da parte di tutti e quindi anche di SMM, per recuperare risorse al Fondo Risorse Decentrate. Numeri alla mano, abbiamo sottolineato come i servizi necessari alla Marina (turni, reperibilità, ppl) rappresentino circa il 65% dello spesato nazionale e il 12-15% di tutto il Fondo.
La Marina ha quindi una responsabilità maggiore nel recuperare fondi che assicurino il finanziamento di servizi necessari all’Amministrazione per non trovarci l’anno prossimo davanti alla necessità di scegliere tra servizi e sviluppi economici.
Questa nostra richiesta, ovvia per chiunque abbia un minimo di conoscenza di come funzionano le cose alla Difesa ma soprattutto di chiunque abbia un minimo di interesse a conoscerle, è perfettamente in linea con i famosi 21.000.000 già ottenuti negli anni passati e poi spariti nel 2022, finanziati direttamente dal bilancio della Difesa e resi possibili da interventi normativi suggeriti, spinti e caparbiamente perseguiti in sede politica da CONFINTESA che però ha ben chiaro che, oltre alla volontà politica, occorre anche la volontà degli Stati Maggiori.
Grande perplessità ci ha quindi sollevato un intervento successivo al nostro di un’altra sigla sindacale, evidentemente all’oscuro totale sia della nostra Storia, sia di quello che succede nelle altre Amministrazioni, dove MEF, Beni Culturali, Giustizia ecc. già lo hanno fatto e lo fanno che, nonostante avessimo già incassato il favore dell’Amministrazione, invece di associarsi nella richiesta di un impegno da parte del CaSMM in tutte le sedi istituzionali di rappresentare ed appoggiare la nostra richiesta di alzare il tetto del FRD e finanziare con fondi della Difesa i servizi resi nell’interesse dell’Amministrazione stessa, non ha saputo fare di meglio che criticarla e deriderla.
Che dire? Non si finisce mai di stupirsi. La storia si ripete:
CONFINTESA chiede e altri rispondono: “non ci sono soldi, non è questa la sede, non è possibile, ecc.”.
Sapere di cosa si parla, quando si commenta l’intervento di qualcun altro, dovrebbe essere la regola.
Purtroppo a volte è più forte l’arroganza che la competenza e chi fa Sindacato dall’alto di una poltrona o di una posizione ben retribuita (magari in altre Amministrazioni molto più ricche della nostra) perde troppo spesso l’umiltà, il contatto con la base ed il contatto con la realtà della Difesa.
Vabhè. Vorrà dire che quando arriveranno nuove risorse al Fondo perché CONFINTESA continua a lavorare affinché ciò accada, assisteremo di nuovo alla corsa al cappello già vista con tutti gli altri risultati di questi ultimi anni con ancora maggiore consapevolezza di chi quel risultato lo ha inseguito, preteso e raggiunto e di chi fa solo fumo.
#Nessundorma
Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen