27 giugno 2024 – INCONTRO CON IL CAPO DI SME

Nella giornata di ieri, 27 giugno 2014, presso la sala Diaz di Palazzo Esercito a Roma, il Capo di SME, Gen. CA Carmine Masiello, ha incontrato per la seconda volta le OO.SS. rappresentative del personale civile, dopo l’incontro di marzo scorso, in cui erano emerse varie criticità come le limitazioni imposte dalla legge 244, le difficoltà assunzionali dei concorsi banditi dalla Difesa e il famigerato gap economico sofferto dal personale civile della Difesa.

Come Confintesa, nel nostro intervento, abbiamo condiviso l’importanza delle nuove assunzioni ma abbiamo ribadito che prima di tutto va restituita la dignità al personale già in servizio attraverso la sua “valorizzazione” che passa anche attraverso la possibilità di numeri maggiori di quelli attualmente previsti e totalmente insufficienti per le progressioni verticali di carriera. Alcuni interlocutori istituzionali, forse anche qualche OO.SS, sembrerebbero più orientati su ciò che è utile a loro stessi, piuttosto che a ciò che è necessario per il benessere del personale in servizio.

Per noi di Confintesa la Valorizzazione di cui tanti parlano, passa anche attraverso il miglioramento del trattamento economico. Sappiamo infatti che siamo l’Amministrazione con la parte accessoria più bassa di tutta la PA e quindi è indispensabile trovare il modo di aumentare il Fondo Risorse Decentrate, ormai ai minimi storici, andando in deroga al tetto imposto nel 2017 dal MEF, come per altro è già riuscito ad altre Amministrazioni. Vanno bene i 10 milioni recentemente ottenuti ma abbiamo ribadito che gli istituiti e le attività svolte nell’interesse dell’Amministrazione, se le dovrebbe pagare l’Amministrazione stessa e non dovrebbero essere sottratte all’accessorio dei lavoratori.

Come Confintesa da tempo proponiamo come possibile soluzione l’uscita dal Comparto Funzioni Centrali e quindi dal CCNL, attraverso il riconoscimento della “specificità” del personale civile, sfruttando l’articolo.3 del D.Lgs. 165/2001 come già accaduto per altre categorie di dipendenti pubblici, compresi i militari con i quali lavoriamo fianco a fianco. Visto che fino ad oggi ogni soluzione proposta dalle altre OO.SS. per risolvere il gap stipendiale del personale civile della difesa è stato fallimentare, nello scenario attuale, come abbiamo prospettato anche nella relazione inviata all’attenzione del nuovo Capo di Stato Maggiore, la soluzione migliore, potrebbe essere proprio l’uscita dall’attuale CCNL. Perché quindi non provare almeno a parlarne su un tavolo tecnico?

Infine abbiamo ricordato al Capo di Stato Maggiore che ad oggi esistono ancora sacche di resistenza in alcuni Enti a favorire l’accesso al lavoro agile. Abbiamo quindi chiesto di sensibilizzare i Dirigenti civili e militari affinché si allineino con una realtà contrattualmente prevista che non è una concessione ma una modalità di lavoro come le altre. Spesso si assiste ancora, da parte di qualche dirigente, soprattutto militare, alla pratica dell’ostruzionismo burocratico per disincentivarne l’utilizzo.

Il Gen. CA Masiello si è dimostrato sensibile alle problematiche prospettategli e si è dichiarato disponibile a cercare di affrontarle e risolverle. Il clima di tensione che si respira con due guerre cosi devastanti in atto, impone che la priorità delle Forze Armate sia la sicurezza del Paese e quindi la necessità di avere una macchina amministrativa funzionale alle attuali esigenze ma per ottenere ciò, ribadiva il Capo di SME, è fondamentale garantire al personale una qualità di vita soddisfacente.

Non ci resta a questo punto che aspettare di vedere nei prossimi mesi se questa sensibilità e disponibilità dichiarata si risolverà in azioni concrete. I buoni auspici ci stanno tutti.

Restate sintonizzati

Vi terremo informati e #nessundorma

Confintesa FP Difesa
Cristiano Ranucci – Giuseppe La Rosa

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