D.P.C.M. nuova organizzazione del Ministero della difesa – confintesa scrive al ministro crosetto

pubblichiamo la lettera inviata al Ministro Crosetto

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Al      Ministro della Difesa
On. Guido Crosetto

E p.c.      Sottosegretario di Stato alla Difesa
On. Matteo Perego di Cremnago

Vice Capo di Gabinetto Civile
Dott. Francesco Rammairone

Sig. Ministro,

soltanto il mese scorso, in occasione della Giornata del personale civile della Difesa, Ella ha ribadito “la gratitudine per la grandissima professionalità e il sentito spirito di servizio”, mentre ancora attendevamo fiduciosi le “grandi sorprese” in nostro favore che poco dopo il Suo insediamento aveva promesso.

Ebbene, alcuni giorni fa Difesa Gabinetto ha trasmesso alle organizzazioni sindacali lo schema di decreto del Presidente della Repubblica, con il quale viene disciplinata la nuova organizzazione del Ministero della difesa.

In particolare, ci colpisce l’attribuzione di alcuni incarichi dirigenziali in base ad un “principio di alternanza” tra militari e civili, che risulta disfunzionale e non corrispondente a criteri di buona amministrazione, perché crea incertezza in chi fa cosa, e di fatto “precarizza” le dotazioni organiche dei dirigenti civili della Difesa di prima e seconda fascia: esse saranno dunque numeri “alla carta”?!?!

Con questo testo di D.P.C.M. la “titolarità alternativa”, che coinvolge posizioni dirigenziali di livello generale e anche posizioni di vice direttori (quelle più ambite per i dirigenti non generali), sembra andare in netta controtendenza rispetto alle Sue dichiarazioni, orientate ad assicurare la valorizzazione del personale civile sotto l’aspetto economico ed anche in termini di impiego.

Tale impostazione non solo risulta poco comprensibile in termini ordinativi, ma rischia di acuire ancora di più il senso di disagio di un’intera categoria della componente civile, e di rafforzare la consapevolezza di un’Amministrazione della difesa sempre più “militarizzata”, con pochi spazi per i dirigenti civili che vengono spinti, in tal modo, a cercare collocazioni provvisorie o definitive in altri contesti più remunerativi e gratificanti in termini di carriera.

Non c’è da stupirsi, quindi, del costante esodo di dirigenti di ruolo del nostro Ministero, che negli ultimi anni hanno assunto incarichi di prestigio presso altre amministrazioni a seguito di vincita di concorsi, ovvero attraverso procedure di mobilità/comando/aspettativa per i più “fortunati”, che ottengono dall’A.D. il placet rispetto ad altri colleghi.

Per quanto sopra, sig. Ministro, Le chiediamo di voler assicurare, nella successiva fase attuativa, un’interpretazione il più possibile favorevole e tutelante per la dirigenza civile di questo Dicastero.

Distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale Difesa
Alessandro Coen

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