P.a: Madia, via gli statali più anziani per aiutare i giovani

madiaIl ministro: ‘Il pubblico impiego va ringiovanito, servono energie nuove, sindacati collaborino’

Vedi ANSA del 26 marzo

Che ci sia bisogno di uno svecchiamento per riorganizzare e rendere più efficiente la pubblica amministrazione non c’è dubbio.

Che non si possa riaprire il turn over, seppur limitato, nella PA se non si operano prima dei tagli anche.

Che sia necessario un piano serio di mobilità tra amministrazioni pubbliche è un dato di fatto.

Che sia necessario un confronto costante con le parti sociali prima di procedere a qualunque tipo di operazione nel pubblico è ovviamente nostra ferma convinzione.

Tutto questo cosa potrà comportare per i lavoratori della Difesa?

Nei vari incontri avuti sia nel passato che di recente con il vertice politico e con i vertici di forza armata la Ugl Intesa ha sempre espresso con chiarezza le proprie posizioni su prepensionamenti e mobilità anche attraverso la recente lettera aperta al ministro Pinotti.

La nostra sigla e solo la nostra ha ripetutamente chiesto di utilizzare al massimo lo strumento dell’esodo volontario per quei lavoratori che hanno dato la disponibilità ad andare in pensione con le regole pre Fornero, creando così la possibilità di operare un necessario svecchiamento e assumere in deroga almeno i vincitori dei concorsi già espletati dalla Amministrazione Difesa.

Ci piacerebbe che l’Amministrazione ci desse informazione, su quanti lavoratori ad oggi hanno dato la disponibilità ad andare in pensione con le vecchie regole. Nel caso molto probabile che le disponibilità siano numericamente consistenti si potrebbe operare un taglio superiore al 10% minimo previsto semplicemente attuando lo strumento dell’esodo volontario senza dover ricorrere alla risoluzione unilaterale del rapporto. Rammentiamo che la Difesa dovrà anche ridurre il personale civile di 10.000 unità entro il 2024 per effetto della legge 244 dell’allora ministro Di Paola..

Per quanto riguarda la mobilità nella P.A. è necessario a nostro parere che si avviino dei seri protocolli di intesa con le amministrazioni che hanno bisogno di personale, vengano pubblicati i bandi di mobilità volontaria per procedere all’immissione dei lavoratori interessati nei ruoli delle amministrazioni con carenza di organico.

La Ugl Intesa ritiene quindi che non sia necessario il ricorso alla mobilità obbligatoria in particolare per la Difesa.

Aspettiamo vostri commenti in merito.

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